La posologia e l'eventuale assunzione massima consentita dell'argento colloidale


POSOLOGIA: QUALI SONO LE DOSI MASSIME CONSENTITE DI ARGENTO COLLOIDALE?

In quasi tutti gli Stati non esiste una legislazione precisa per l’utilizzo di Argento Colloidale e Oro Colloidale. In questi Stati l’utilizzo interno (ingestione) è permesso sempre che l’etichetta non riporti attività terapeutiche attribuibili al prodotto.

Nel rispetto di queste indicazioni, nella maggior parte degli Stati, queste sostanze sono consentite all’interno sia di integratori sia di alimenti. In Italia invece vige una normativa che non consente di classificare argento e oro colloidale fra gli integratori o alimenti ammessi per uso interno. La normativa citata non pone il divieto espresso, semplicemente non li menziona nell’elenco degli ingredienti ammessi, anche se non vi sono controindicazioni o effetti collaterali ed i prodotti sono totalmente atossici come dimostrato scientificamente dall'Università Federico II nel 2016.


Argento Colloidale Posologia

Spesso sentiamo parlare di "posologia" per l'argento colloidale, ma in realtà non essendo un prodotto farmaceutico e nemmeno un integratore non esiste una vera e propria posologia, pertanto l'utilizzo del termine posologia quando si parla di Argento Colloidale oppure di Oro Colloidale è improprio. La quantità che si può o deve utilizzare dipende da molte variabili e comunque non può essere indicata con precisione assoluta. 

Ogni produttore serio indicherà i quantitativi standard di utilizzo, come facciamo noi: fino ad un massimo di 10 ml al giorno, in rete poi si trovano molti articoli che trattano di posologia e usi per argento colloidale.


ARTICOLO SULLA POSOLOGIA DELL'ARGENTO COLLOIDALE DEL DR. SALVATORE INTIGLIETTA

I numerosi utilizzatori di argento colloidale consumano da un cucchiaino da tè (circa 5 ml) ai 30 ml di prodotto a 10 ppm ogni giorno, come integratore minerale giornaliero per lo scopo preciso di sostenere il sistema immunitario, o per prevenire o curare infezioni. Alcuni utilizzatori lo assumono solo quando stanno male o devono contrastare qualche problematica di origine batterica, di solito in dosaggi superiori a quelli di chi lo assume tutti i giorni, sebbene solo per corti periodi quali pochi giorni o una settimana.

Tuttavia, per l'argento colloidale, non esiste realmente un dosaggio specifico e non si può parlare di posologia. Come fare allora a stabilire se le indicazioni tratte dall’esperienza, trovano un riscontro nei parametri stabiliti dalla legge? Come stabilire cioè che le quantità di argento colloidale assunto per un trattamento non superi i limiti massimi previsti dalla legge?

In quest’articolo proveremo a rispondere a questa domanda, analizzando due differenti situazioni. Per cominciare faremo un confronto tra l’assunzione giornaliera consentita di acqua corrente e il consumo di 10 ml di argento colloidale Santé Naturels, facendo riferimento alle normative vigenti in Italia in materia di condutture per l’acqua corrente.

La normativa nazionale in vigore, il d.lgs. n°31/2001 e il d.lgs. n°27/2002, disciplina la qualità delle acque ad uso umano al fine di proteggere la salute dagli effetti negativi della contaminazione delle acque. In secondo luogo, faremo un confronto tra l’inalazione giornaliera consentita sui luoghi di lavoro e il consumo di 10 ppm di argento colloidale Santé Naturels, riferendoci al valore TLV sul luogo di lavoro come fissato dal decreto legislativo 81-08 Allegato XXXVIII. Secondo la normativa vigente, l’acqua destinata al consumo umano non deve superare determinati valori di riferimento per quanto riguarda alcuni parametri chimici.

Consideriamo, ad esempio, il piombo: la legge stabilisce un valore massimo pari a 10 µg/l  che per 1,5 litri di acqua al giorno (la quantità di acqua giornaliera raccomandata) corrispondono a 15 µg giornalieri di piombo. Tale limite, in assenza di restrizioni, si può assumere valido per ogni età, lungo tutto l’arco della vita di una persona.

CONFRONTIAMOLO CON L’ASSUNZIONE DI ARGENTO COLLOIDALE


Supponiamo un’assunzione di circa 5 ml di argento colloidale alla concentrazione di 10 ppm su un arco di giorni o settimane a discrezione del soggetto. La quantità di argento assunta corrisponderà a 50 μg giornalieri pari solamente al triplo della quantità del piombo, che è una sostanza tossica. Ipotizzando un periodo di 5 giorni di trattamento il soggetto assumerà 250 μg di argento colloidale. 

Su un arco di 10 anni lo stesso soggetto assumerà invece 54750 μg di piombo tramite l’utilizzo di acqua corrente.

Questo significa che una persona potrà assumere 54750/250 = 219 trattamenti di argento senza superare la quantità consentita di piombo. Ciò equivale a circa 22 trattamenti per anno, nella misura di quasi un trattamento di 5 giorni consecutivi ogni 2 settimane. Ovvero ciò corrisponde a 110 giorni l’anno.

Se esaminiamo le Direttive in vigore negli Stati Uniti, il consumo massimo giornaliero di argento previsto dall’EPA, nel caso di assunzione quotidiana, non dovrebbe superare 1,09 mg al giorno. Ciò equivale a 100 ml di argento colloidale Santé Naturels al giorno. É doveroso fare presente che in Italia l'argento colloidale non rientra nella lista degli ingredienti ammessi per l'uso interno, anche se in altri stati non esistono tali limitazioni. Passiamo ora a confrontare l’inalazione giornaliera consentita sui luoghi di lavoro e il consumo di 10 ppm di argento colloidale Santè Naturels. Per fare ciò facciamo riferimento al Valore TLV dell’argento metallico (l’argento colloidale  è composto  da minuscole particelle di argento metallico sospese in acqua). Il valore TLV  (Threshold Limit Values) indica la concentrazione media (relativa ad una giornata lavorativa di 8 ore, ovvero ad una settimana lavorativa di 40 ore) alla quale, quasi tutti i lavoratori possono essere esposti, ripetutamente, giorno dopo giorno, senza subire effetti dannosi alla salute.

In Italia, i valori TLV sono fissati nel D.Lgs. 81/08.

Consideriamo a titolo di esempio il valore TLV relativo all’argento, metallico. Tale valore è pari a 0,1 mg/m3. Un soggetto adulto inspira ed espira ogni giorno oltre 15.000 litri corrispondenti a 15 m3 di aria. Pertanto, nell’arco di in una giornata lavorativa di 8 ore il volume medio di aria inspirata sarà pari a 5 m3. Ipotizziamo adesso che il soggetto operi l’intera giornata in un ambiente nel quale si riscontra la presenza della quantità consentita di 0,1 mg/ m3 di argento nell’ariaCiò significa che il soggetto assume nell’organismo 5 m3 * 0,1 mg/ m3 = 0,5 mg di argento che corrispondono a 500 μg di argento.

Un trattamento di 5 giorni con 10 ppm di argento colloidale Santé Naturels equivale ad una assunzione pari a 250 μg, vale a dire 50 μg al giorno. Questo significa che si potrebbe persino arrivare ad assumere una quantità 10 volte superiore (500 μg) ogni giorno per 40 anni senza conseguenze negative permanenti per la salute.

Articolo del Dr.Salvatore Intiglietta (Dottore in Chimica) - Iscritto all'albo dei Chimici delle Marche


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a cura di Gino Riccardo Navarra → leggi la biografia