Pycnogenol proprietà curative


Il Pycnogenol® migliora la circolazione sanguigna, contrasta i radicali liberi, svolge un'azione antistaminica e migliora la circolazione.
Il Picnogenolo Pinomar è immunostimolante e consigliato contro stress e stanchezza.


Il Picnogenolo Pinomar di Santé Naturels® viene prodotto utilizzando esclusivamente Pycnogenol® Horphag Research,
di cui siamo partner ufficiali per l'Italia → verifica sul sito Pycnogenol®




Pycnogenol® per la salute degli occhi

Il processo di invecchiamento naturale influisce sull’acutezza visiva: man mano che si invecchia, il cristallino perde potere di adattamento e si fa quindi più fatica a vedere le immagini da vicino. A parte l’irrigidimento graduale, il cristallino forma anche delle opacità; inoltre, con il passare degli anni anche i coni e i bastoncelli fotorecettori possono perdere la loro funzione. La progressione può avvenire più rapidamente in alcuni individui che in altri e, oltre che da fattori ereditari, la rapidità con cui lo stress ossidativo e i fattori metabolici possono causare danni cumulativi ai tessuti oculari è data principalmente dallo stile di vita e da fattori dietetici.

La retina è il tessuto con la più alta attività metabolica nell’organismo, e di conseguenza genera il più elevato stress ossidativo. Inoltre i tessuti oculari sono esposti a forti radiazioni UV che generano specie reattive dell’ossigeno. Disfunzioni metaboliche come il diabete implicano uno stress ossidativo patologico, che depaupera l’organismo di vitamine antiossidanti.

Pycnogenol® svolge una potente azione antiossidante per la protezione degli occhi

L’occhio è caratterizzato da una esclusiva barriera idro-lipidica che richiede antiossidanti idrosolubili per la fase acquosa e antiossidanti lipofili che stimolino la risposta umorale, principalmente carotenoidi, per la protezione della retina ricca di acidi grassi polinsaturi. Pycnogenol® è risultato proteggere i lipidi della retina con efficacia maggiore rispetto alla vitamina C, alla vitamina E, al coenzima CoQ10, all’acido lipoico e all’estratto di semi d’uva [Chida et al., 1999].

In particolare, il carotenoide luteina è risultato proteggere la macula retinica dal danno ossidativo. In condizioni di laboratorio, sono state effettuate delle ricerche sulla luteina e su Pycnogenol® per valutarne gli effetti protettivi antiossidanti sulla retina. Oltre al potente contributo antiossidante delle due sostanze prese singolarmente, la combinazione di Luteina e Pycnogenol® è risultata svolgere un’ulteriore azione sinergica di protezione dei lipidi della retina dall’ossidazione, pari al 60% [Nakanishi- Ueda et al., 2006]. Oltre alla pronunciata efficacia antiossidante in ambienti acquosi, Pycnogenol® mostra effetti sinergici con gli antiossidanti lipofili che intervengono nell’interfaccia idro-lipidica dei tessuti.

Sinergia antiossidante Pycogenol

Pycnogenol® protegge i capillari della retina

Le condizioni del sistema vascolare di supporto alla retina sono fondamentali non solo per l’integrità e il funzionamento delle cellule fotorecettrici, ma anche per la capacità visiva. Fattori di rischio cardiovascolare, in primo luogo l’iperglicemia, causano danni gravi ai capillari della retina. La retinopatia diabetica comporta lo stillicidio di plasma nella retina, causando edema maculare ed emorragie puntiformi e a chiazze. I costituenti lipidici del plasma possono rimanere nella retina come “duri” essudati insolubili. La retinopatia è considerata una “malattia silente” in quanto progredisce senza essere notata e in modo asintomatico, mentre porta ad una graduale perdita della vista, in genere irreversibile.

Se non trattata, la retinopatia può progredire allo stadio proliferativo, caratterizzato dalla crescita di nuovi capillari per compensare la mancanza di ossigeno nella retina. Questi vasi crescono in modo incontrollato e compromettono la normale capacità visiva; inoltre tendono a causare gravi emorragie. Lo stadio proliferativo della retinopatia può portare alla completa cecità. Pycnogenol® rafforza i capillari retinici contribuendo a contrastare la dispersione di fluidi e sangue nella retina. Inoltre, Pycnogenol® potenziando la funzione endoteliale migliora la microcircolazione del sangue nella retina.

Pycnogenol proteggei capillari della retina

Studi clinici con Pycnogenol®

Sei studi clinici condotti su oltre 1200 pazienti diabetici hanno dimostrato l’efficacia di Pycnogenol® nell’arrestare la progressione della retinopatia e preservare la capacità visiva residua dei soggetti affetti da diabete. Pycnogenol® stabilizza e sigilla i capillari della retina, arrestando l’ulteriore fuoriuscita di sangue. In alcuni casi è risultato persino ripristinare in certa misura l’acutezza visiva.

Primi studi esplorativi sul trattamento delle retinopatie con Pycnogenol®

In Francia sono stati condotti due studi in aperto in merito al possibile ricorso a Pycnogenol® nel trattamento delle affezioni oculari derivanti da emorragie capillari, principalmente associate alla retinopatia diabetica. Questi studi sono stati redatti e pubblicati in lingua francese, i risultati sono stati di recente riesaminati e trascritti in lingua inglese [Schönlau & Rohdewald, 2002].

Studi clinici con Pycnogenol

Studio comparativo in doppio cieco

Uno studio in doppio cieco ha messo a confronto l’efficacia di Pycnogenol® rispetto a un altro composto comunemente utilizzato per rallentare la progressione della retinopatia diabetica: il calcio dobesilato (Dexium). Due gruppi composti da 16 pazienti con retinopatia diabetica sono stati rispettivamente sottoposti al trattamento con Pycnogenol® (120 mg/die per 6 giorni, quindi 80 mg/die) o con Dexium (2-3 compresse, equivalenti a 1000-1500 mg di calcio dobesilato al giorno) per un periodo di 6 mesi presso il reparto oftalmologico della University Clinic of Würzburg, in Germania [Leydhecker, 1986]. In questo studio si è data particolare importanza all’ottenimento di un giudizio obiettivo in merito all’efficacia del trattamento.

A tutti i pazienti sono state effettuate panoramiche dell’intera retina prima e dopo il trattamento. Oltre alle emorragie, uno dei principali obiettivi di questo studio consisteva nell’esame degli essudati: i residui di depositi lipidici nella retina prodotti dalla dispersione di fluidi dai capillari. Sette oftalmologi hanno giudicato, in modo indipendente gli uni dagli altri, il miglioramento quanto a sanguinamento (emorragie) ed essudati, rimanendo all’oscuro del trattamento farmacologico a cui era sottoposto il paziente. Sia l’emorragia retinica che gli essudati sono migliorati nella maggior parte dei pazienti che assumevano Pycnogenol®. I risultati dello studio inducono a ritenere che Pycnogenol abbia un’efficacia maggiore rispetto al Dexium.

Uno studio fluoroangiografico ha dimostrato l’efficacia di Pycnogenol® nella riduzione delle emorragie

In un altro studio clinico, 40 pazienti retinopatici hanno ricevuto un’iniezione endovenosa di fluorescina, sostanza che consente di identificare e quantificare per fluorescenza le emorragie retiniche in atto. Una rapida sequenza di fluoroangiografie consente di registrare le dinamiche del flusso sanguigno nella retina, come pure l’integrità della barriera ematoretinica. La microangiopatia è stata valutata secondo una scala di classificazione con 4 punteggi, che andava dalla condizione sana (= 0) a quella di grave emorragia (= 3). Dopo tre mesi di trattamento con Pycnogenol® le emorragie retiniche sono diminuite in misura significativa [Spadea et al., 2001].

Pycnogenol® migliora l’acutezza visiva nei primi stadi della retinopatia

Uno studio clinico condotto su 46 soggetti affetti da retinopatie in stadio precoce caratterizzate da condizioni edematose da lievi a moderate ha evidenziato un significativo miglioramento dell’acutezza visiva dopo 3 mesi di trattamento con Pycnogenol®, mentre non si sono riscontrati effetti nel gruppo di controllo. Con Pycnogenol® l’acutezza visiva valutata su tabella di Snellen è migliorata dai valori iniziali (baseline) di 14/20 a 17/20. Inoltre, questo studio ha dimostrato una significativa attenuazione dell’edema retinico per effetto della maggiore resistenza della parete dei capillari derivante dall’assunzione per 3 mesi di Pycnogenol® . Dopo l’assunzione di Pycnogenol® la velocità del flusso sanguigno è aumentata nella misura significativa di circa il 30%, indicando una migliore perfusione del tessuto retinico, alla quale è riconducibile l’aumento dell’acutezza visiva [Steigerwalt et al., 2009].

Studio multicentrico su 1169 pazienti retinopatici

L’attestazione più significativa dell’efficacia di Pycnogenol® nel salvare la vista dei pazienti retinopatici deriva da uno studio multicentrico condotto in Germania. Allo studio hanno partecipato in totale 1169 soggetti affetti da diabete di tipo I e II, ai quali è stato somministrato per un periodo di 6 mesi Pycnogenol® in dosaggi che andavano da 20 a 160 mg, in funzione della gravità delle emorragie retiniche. I risultati dello studio hanno evidenziato che, dopo 6 mesi, nella media non si erano verificate ulteriori compromissioni della capacità visiva, inducendo a ritenere che Pycnogenol® arresti efficacemente la progressione della retinopatia [Schönlau & Rohdewald, 2001].


Pazienti:

  • Affetti da diabete di tipo I e II
  • Già affetti da diabete all’inizio dello studio da un massimo di 60 anni; media di 149 mesi
  • Già affetti da retinopatia all’inizio dello studio da un massimo di 26 anni; media di 1130 giorni
  • Non sottoposti a trattamenti precedenti 51%, sottoposti a trattamenti precedenti 49%

Trattamento:

  • Dosaggio di 20mg di Pycnogenol® da 1 a 8 volte al giorno
  • Durata del trattamento 6 mesi

Risultati:

  • Pycnogenol® ha arrestato efficacemente la progressione della retinopatia
  • In media si è riscontrato un moderato miglioramento dell’acutezza visiva

Conclusioni dello studio:

Pycnogenol® induce considerevoli benefici terapeutici nei pazienti con retinopatia diabetica

Riduzione delle emoraggie


Pycnogenol® fornisce un’efficace protezione antiossidante di contrasto ai processi degenerativi degli occhi correlati allo stress ossidativo. Le proprietà antiossidanti di Pycnogenol® agiscono in sinergia con gli antiossidanti lipofili negli occhi, come la luteina. I benefici vascolari indotti da Pycnogenol® si traducono in significativi effetti benefici per gli individui affetti da retinopatia. Questa complicazione diabetica è contrastata da Pycnogenol® ripristinando l’integrità e la funzione capillare compromesse. Pycnogenol® migliora in misura significativa la filtrazione e l’emorragia capillare. La migliore perfusione del tessuto retinico attribuibile al potenziamento della funzione endoteliale da parte di Pycnogenol® contribuisce al recupero di parte della capacità visiva persa con la retinopatia.

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Riferimenti

Chida M et al.
In vitro testing of antioxidants and biochemical end-points in bovine retinal tissue.
Ophthalmic Res 31: 407-415, 1999.
Nakanishi-Ueda T et al.
Inhibitory effect of Lutein and Pycnogenol on lipid peroxidation in porcine retinal homogenate.
J Clin Biochem Nutr 38: 204-210, 2006.
Schönlau F & Rohdewald P.
Pycnogenol® for diabetic retinopathy. A review.
Int Ophthalmol 24: 161-171, 2001.
Spadea L & Balestrazzi E.
Treatment of vascular retinopathies with Pycnogenol®.
Phytother Res 15: 219-223, 2001.
Steigerwalt R et al.
Pycnogenol® improves microcirculation, retinal edema and visual acuity in early diabetic retinopathy.
J Ocul Pharmacol Ther 25(6): 537-540, 2009.

Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
Le informazioni riportate nel presente documento sono per esclusivo uso professionale. Le dichiarazioni e le informazioni qui riportate non sono state valutate dalla Food and Drug Administration o da altre autorità sanitarie. Il presente prodotto non è inteso diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Horphag Research fornisce Pycnogenol® come materia prima a fabbricanti di prodotti finiti. Pertanto, Horphag Research non rilascia alcuna dichiarazione in merito all‘uso di tali prodotti finiti, e ciascun fabbricante è responsabile della conformità delle dichiarazioni che rilascia relativamente all‘uso dei propri prodotti finiti ai requisiti regolamentari e di legge imposti nelle zone in cui commercializza i propri prodotti.


Pycnogenol® per la salute delle articolazioni

Le nostre articolazioni sono soggette a deterioramento e usura e con l’età il rivestimento che le ricopre all’interno, la cartilagine articolare, va via via degenerando. Quando la cartilagine raggiunge un certo livello di abrasione, viene colpito il tessuto articolare e questo trauma dà origine a un’infiammazione locale. La conseguenza è una ridotta flessibilità delle articolazioni e, in primo luogo, dolore. Cellule infiammatorie accelerano la degenerazione delle articolazioni secernendo specie reattive dell’ossigeno (processo di “burst” o esplosione ossidativa), citochine pro-infiammatorie e gli enzimi degenerativi proteolitici metalloproteinasi di matrice (MMP). Questo processo è associato all’aumento del dolore che, se non trattato, può raggiungere livelli lancinanti.

La maggior parte delle persone di età superiore ai 65 anni presenta segni di osteoartrite. Sostanzialmente possono essere colpite tutte le articolazioni, ma le più comunemente interessate sono quelle delle anche, delle ginocchia, delle dita e della colonna vertebrale. Vi sono specifici fattori di rischio per lo sviluppo dell’osteoartrite, come l’obesità, in quanto accresce la distruzione meccanica delle articolazioni. Statisticamente le donne sono colpite con maggiore frequenza rispetto agli uomini.

È ora noto che la distruzione meccanica attiva meccanismi infiammatori che, in concomitanza a ripetute lesioni articolari, causano una degradazione progressiva della cartilagine. L’osteoartrite è la principale condizione medica per la quale le persone ricorrono a terapie alternative. L’obiettivo principale è l’attenuazione del dolore e della rigidità articolare e, col tempo, il recupero della mobilità.

Pycnogenol® inibisce efficacemente l’infiammazione nell’artrite

Le azioni farmacologiche di Pycnogenol® consentono di contrastare contemporaneamente nell’uomo vari processi patologici dell’osteoartrite. È dimostrato che il consumo di Pycnogenol® inibisce del 15,8% l’attivazione del fattore di trascrizione pro-infiammatorio (NF-kB) [Grimm et al., 2006].

La proteina NF-kB attivata comanda la mobilitazione di pressoché tutte le molecole proinfiammatorie, che hanno un ruolo distruttivo nell’artrite. In conseguenza all’inibizione del fattore NF-kB le cellule immunitarie dei consumatori di Pycnogenol®, producono livelli minori di enzimi metalloproteinasi di matrice (MMP), che nell’osteoartrite causano la degenerazione del collagene contenuto nella cartilagine [Grimm et al., 2006]. É inoltre dimostrato che nell’uomo il consumo di Pycnogenol® inibisce in modo naturale gli enzimi COX, i principali responsabili del dolore articolare [Schäfer et al., 2006].

Sperimentazioni sull’uomo con leucociti prelevati dal sangue di consumatori di Pycnogenol® hanno rivelato ulteriori meccanismi antinfiammatori. Pycnogenol® ha inibito in misura significativa la sintesi dell’enzima COX-2, come pure degli enzimi 5-LOX e FLAP [Canali et al., 2008]. In particolare, l’espressione genica dell’enzima COX-2 è controllata dal fattore NF-kB e, dopo il consumo di Pycnogenol® per 5 giorni, la produzione di COX-2 si era ridotta del 78%. L’espressione genica dell’enzima 5-LOX risultava inibita del 75,5% nei leucociti dopo 5 gironi di consumo di Pycnogenol®.

Pycnogenol® abbassa i livelli del marker infiammatorio CRP nei pazienti con osteoartrite

In uno studio condotto su 55 pazienti affetti da osteoartrite, Pycnogenol® è risultato ridurre nella misura significativa del 72% il marker infiammatorio proteina C reattiva (CRP). Inoltre, in tale studio si è riscontrata nei pazienti affetti da artrite una significativa riduzione del 30% delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) [Belcaro et al., 2008]. Questi risultati dimostrano l’efficacia dell’azione antinfiammatoria di Pycnogenol® nei soggetti che soffrono di artrite.

Pycnogenol® inibisce efcacemente l'infammazione nell'artrite

Tre studi clinici sull’efficacia di Pycnogenol® per l’osteoartrite

Ad oggi, il miglioramento dei sintomi dell’osteoartrite è stato dimostrato in tre studi clinici in doppio cieco con controllo vs. placebo. Tutti e tre gli studi utilizzavano il consolidato indice WOMAC per la valutazione del dolore, della rigidità e della funzione articolare nell’osteoartrite primaria (grado I o II) del ginocchio. Primo studio pilota sull’efficacia di Pycnogenol® nell’osteoartrite Un primo studio clinico pilota condotto presso la University of Arizona, Tucson, ha dimostrato che Pycnogenol®attenua il dolore e i sintomi nell’osteoartrite [Farid et al., 2007]. In questo studio, 37 pazienti sono stati alternativamente sottoposti a Pycnogenol® o placebo, in aggiunta al proprio trattamento standard con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o con inibitori selettivi della COX-2, per un periodo di tre mesi.

Nel gruppo con Pycnogenol® il dolore è gradualmente diminuito da un mese all’altro, variando in misura significativa rispetto al gruppo trattato con placebo dopo due mesi. Dopo tre mesi, nel gruppo con Pycnogenol® si è registrata una significativa riduzione del dolore accusato dai soggetti dello studio, della rigidità e della limitazione funzionale, rispettivamente del 43%, 35% e 52%, mentre il gruppo trattato con placebo non ha evidenziato variazioni significative. I soggetti che assumevano Pycnogenol® hanno richiesto FANS o inibitori selettivi della COX-2 in misura significativamente minore, ed è diminuito anche il numero di giorni per i quali richiedevano analgesici. Per contro, il gruppo trattato con placebo ha richiesto un numero crescente di farmaci analgesici nel corso dei 3 mesi dello studio.

Secondo studio clinico con Pycnogenol® su 100 pazienti affetti da osteoartrite

In Europa è stato condotto uno studio su più larga scala in cui sono stati arruolati 100 pazienti [Cisar et al., 2008]. I risultati di questo studio concordano con quelli dello studio precedente. Anche in questo caso il dolore è diminuito gradualmente nel corso dei tre mesi di trattamento con Pycnogenol®. Un miglioramento è stato riscontrato dopo il primo mese, e un ulteriore miglioramento dopo 2 mesi, con valori significativamente diversi rispetto al gruppo a placebo.

Questo studio prevedeva un periodo di follow-up di due settimane dopo la sospensione del trattamento. Dato interessante, non si sono verificate improvvise recidive di sensazioni di dolore e sintomi. Anche questo studio ha evidenziato che i pazienti che ricevevano l’integrazione di Pycnogenol® richiedevano farmaci analgesici in misura significativamente minore rispetto al gruppo di controllo con placebo.

Terzo studio clinico con Pycnogenol® su 156 pazienti affetti da osteoartrite

Un terzo studio clinico condotto in Italia ha preso in esame Pycnogenol® per il trattamento dell’osteoartrite su una popolazione di 156 pazienti. Dopo tre mesi di trattamento con Pycnogenol®, l’indice di dolore è diminuito dal valore medio di 17,3 (nella scala l’indice massimo di dolore, che rappresenta il dolore acuto, è pari a 20) a 7,7. Nel gruppo con placebo, l’indice di dolore è diminuito in misura non significativa dal valore medio di 17,1 a 15,2.

L’indice di rigidità articolare è diminuito da 6,6 (su una scala da 0 a 8) a 3,1, mentre la limitazione funzionale è diminuita dal valore medio di 55,3 (su una scala da 0 a 68) a 23,8. Il gruppo di controllo non ha evidenziato variazioni quanto alla rigidità articolare e solo un miglioramento marginale quanto alla limitazione funzionale. Il trattamento concomitante con FANS è diminuito del 58% nel gruppo con Pycnogenol®, mentre nel gruppo a placebo è diminuito solamente dell’1%. Lo studio ha riscontrato una significativa riduzione delle complicanze gastrointestinali nel gruppo con Pycnogenol®, attribuito alla minore assunzione di FANS.

In questo studio è stato valutato l’impatto negativo della malattia nei confronti del coinvolgimento nelle funzioni sociali, inclusi gli aspetti emotivi. Il questionario comprendeva aspetti quali la capacità di interagire con la famiglia e gli amici, di partecipare a eventi della comunità e a cerimonie religiose. È inoltre stato valutato l’impatto emotivo, considerando aspetti quali frustrazione, irritabilità, solitudine e simili. Dopo tre mesi di trattamento con Pycnogenol®, il punteggio complessivo di questi parametri è diminuito dalla valutazione media iniziale (baseline) di 31,4 a 11,5. Questo studio ha valutato su pedana mobile la mobilità dei pazienti in condizioni controllate. La distanza che i pazienti erano in grado di percorrere è aumentata dalla valutazione media iniziale (baseline) di 68 m a 198 m dopo tre mesi di trattamento con Pycnogenol®, mentre nel gruppo di controllo è aumentata solamente da 65 m a 88 m.

Terzo studio clinico con Pycnogenol® su 156 pazienti affetti da osteoartrite

Sintesi dei tre studi clinici che hanno dimostrato l’efficacia di Pycnogenol® nell’artrite

Attenuazione della sintomatologia artritica dopo 3 mesi con Pycnogenol®, rispetto alla valutazione iniziale di baseline (*dopo 2 mesi)

Studio Numero di pazienti Dolore Rigidità articolare Funzione fisica

Studio Numero di pazienti Dolore Rigidità articolare Funzionalità fisica
Farid et al. 37 -35% -35% +52%
Cisar et al. 100 -40% -40% +22%
Belcaro et al. 156 -55% -53% +56%


La ricerca clinica induce a ritenere che Pycnogenol® offra significativi benefici per gli individui affetti da artrite:

  • Attenuazione naturale, e tuttavia molto efficace, del dolore articolare
  • Riduzione del ricorso a farmaci antalgici per il dolore articolare
  • Miglioramento della rigidità articolare
  • Recupero della funzione fisica articolare
  • Miglioramento della mobilità

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Belcaro G et al.
Treatment of osteoarthritis with Pycnogenol®. The SVOS (San Valentino osteo-arthrosis study). Evaluation of signs, symptoms, physical performance
and vascular aspects.
Phytother Res 22: 518-523, 2008.
Belcaro G et al.
Variations in C-reactive protein, plasma free radicals and fibrinogen values in patients with osteoarthritis treated with Pycnogenol®.
Redox Report: 13(6):271-276, 2008.
Canali R et al.
The anti-inflammatory pharmacology of Pycnogenol(R) in humans involves COX-2 and 5-LOX mRNA expression in leukocytes.
Int Immunopharmacol 9: 1145-1149, 2009.
Cisar P et al.
Effect of pine bark extract (Pycnogenol®) on symptoms of knee osteoarthritis.
Phytother Res 8:1087-92, 2008.
Farid R et al.
Pycnogenol® supplementation reduces pain and stiffness and improves physical function in adults with knee osteoarthritis.
Nutr Res 27: 692-697, 2007.
Grimm T et al.
Inhibition of NF-kB activation and MMP-9 secretion by plasma of human volunteers after ingestion of maritime pine bark extract (Pycnogenol®).
J Inflamm 3: 1-15, 2006.
Schäfer A et al.
Inhibition of COX-1 and COX-2 activity by plasma of human volunteers after ingestion of French maritime pine bark extract (Pycnogenol®).
Biomed & Pharmacother 60: 5-9, 2006.
Schäfer A, Chovanova Z, Muchova J et al.
Inhibition of COX-1 and COX-2 activity by plasma of human volunteers after ingestion of French maritime pine bark extract (Pycnogenol®).
Biomed & Pharmacother 60: 5-9, 2006.

Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
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Pycnogenol® per la salute cardiovascolare

Un sistema cardiovascolare sano è fondamentale per mantenere vitalità, forza fisica, salute mentale e per il benessere in generale. I fattori di rischio per la funzione vascolare che non possiamo controllare sono solo alcuni, come il sesso e il normale processo di invecchiamento. Per contro vi sono numerosi altri fattori di rischio che possiamo controllare, come fumo, obesità, stile di vita sedentario, e quelli silenti, come ipertensione, ipercolesterolemia e iperglicemia.

Pycnogenol®, associato a uno stile di vita più sano, può contribuire in misura significativa al miglioramento dei fattori silenti di rischio cardiaco, consentendo la normalizzazione della pressione sanguigna e della funzione piastrinica e il miglioramento dei valori lipidici e di zuccheri nel sangue. Un cospicuo e crescente numero di studi clinici dimostra l’efficacia di Pycnogenol® nel limitare i problemi cardiovascolari. Pycnogenol® è stato esaminato su persone sane, su soggetti con elevati fattori di rischio e anche come coadiuvante in persone a cui erano stati prescritti farmaci per problemi cardiovascolari.

Pycnogenol® migliora la funzione endoteliale

Il denominatore comune della maggior parte dei fattori di rischio cardiovascolare consiste nell’incapacità dei vasi sanguigni di produrre il più importante mediatore vascolare: l’ossido nitrico (NO). L’ossido nitrico è sintetizzato dalle cellule (endoteliali) che rivestono la parete interna dei vasi sanguigni. Le molecole di NO si diffondono attraverso la parete dei vasi sanguigni per poi interagire con un recettore specifico presente nella muscolatura liscia che avvolge il vaso. Questo causa il rilassamento del muscolo e il conseguente aumento del lume del vaso. Questo meccanismo di autoregolazione interviene contrastando l’insufficiente perfusione tissutale e l’aumento di pressione nei vasi sanguigni.

L’ossido nitrico agisce inoltre sulle piastrine ematiche, riducendone la tendenza a formare aggregati e svolgendo pertanto una funzione di contrasto allo sviluppo di trombosi. In vari quadri clinici, come di ipertensione, aterosclerosi e diabete, ma anche con l’aumentare dell’età, si verifica un declino della sintesi endoteliale dell’ossido nitrico. Questo provoca uno stato di vasocostrizione cronica che compromette il flusso ematico, aumenta la pressione sanguigna ed espone a un maggior rischio di trombosi. Pycnogenol® attiva l’enzima Ossido nitrico sintasi endoteliale (eNOS), presente nelle cellule endoteliali, stimolando una più efficiente produzione di ossido nitrico (NO) dall’aminoacido precursore L-arginina.

Sperimentazioni farmacologiche su soggetti umani hanno dimostrato che Pycnogenol® migliora la funzione endoteliale

Gli effetti di Pycnogenol® sulla vasodilatazione endotelio- dipendente e sul flusso ematico sono stati sottoposti a sperimentazione in uno studio farmacologico in doppio cieco controllato con placebo condotto su 16 volontari sani [Nishioka et al., 2007]. La dilatazione endotelio-dipendente a livello delle arterie dell’avambraccio, e il corrispondente aumento di flusso sanguigno, sono stati indotti tramite infusione di quantitativi crescenti del neurotrasmettitore acetilcolina, che stimola l’attività dell’enzima eNOS, per aumentare la produzione di NO. Dopo due settimane di integrazione con Pycnogenol® l’endotelio era in grado di produrre livelli significativamente maggiori di NO, aumentando il flusso sanguigno nell’avambraccio sino al 46% rispetto alla baseline (valutazione iniziale).

Questo effetto indotto da Pycnogenol® è risultato significativo rispetto al gruppo a placebo, che non ha evidenziato aumenti di flusso sanguigno nell’avambraccio. Ulteriori sperimentazioni di controllo un antagonista della L-arginina hanno dimostrato che Pycnogenol® accresceva effettivamente la vasodilatazione stimolando la sintesi endoteliale di NO. Il risultato di questo studio farmacologico è altamente significativo, in quanto dimostra il miglioramento della funzione endoteliale in soggetti sani. Pertanto, persino le persone sane possono trarre beneficio dall’integrazione di Pycnogenol®, che ne migliorerà il flusso sanguigno e la perfusione tissutale.

Pycnogenol® migliora la funzione endoteliale nei pazienti cardiovascolari

Uno studio in doppio cieco controllato con placebo e incrociato, condotto su pazienti coronaropatici, ha dimostrato che Pycnogenol® migliorava significativamente la funzione endoteliale, mentre non si sono riscontrati effetti nel gruppo a placebo [Enseleit et al., 2010]. Questi pazienti erano mantenuti sotto stretto controllo con trattamenti per la pressione sanguigna, la funzione piastrinica e la lipidemia. I pazienti presentavano una pressione arteriosa di 120/75 mmHg, che è rimasta invariata durante il trattamento.

Tuttavia la funzione endoteliale è migliorata, in quanto Pycnogenol® è risultato accrescere nella significativamente del 33% la vasodilatazione flusso mediata, mentre questo parametro si è ridotto leggermente nel gruppo a placebo. Di conseguenza, l’assunzione di Pycnogenol® come coadiuvante al trattamento standard di disturbi cardiovascolari contribuisce a ripristinare i meccanismi di autoregolazione corporea, migliorando la funzione vascolare. 

Pycnogenol® normalizza la pressione sanguigna nei soggetti ipertesi

Nella maggior parte dei casi, un’elevata pressione sanguigna coincide con una compromissione della funzione endoteliale. Il miglioramento della funzione endoteliale associato a Pycnogenol® favorisce e migliora la funzione vasodilatatoria, contribuendo di conseguenza a normalizzare la pressione sanguigna nei soggetti ipertesi. Pycnogenol® è stato sottoposto ad uno studio in doppio cieco controllato con placebo e incrociato su pazienti con ipertensione a valori limite (borderline) che non ricevevano ancora trattamenti ipotensivi.

L’integrazione di Pycnogenol® per un periodo di 8 settimane ha abbassato significativamente la pressione sistolica rispetto al gruppo a placebo e si è riscontrato anche un abbassamento della pressione diastolica [Hosseini et al, 2001]. Pycnogenol® è stato ulteriormente testato in pazienti ipertesi che ricevevano il trattamento con il calcio antagonista nifedipina (20 mg al giorno). A un gruppo di pazienti è stato somministrato Pycnogenol® in aggiunta alla nifedipina, mentre al gruppo di controllo è stato somministrato placebo in aggiunta al regime con nifedipina.

Ogni due settimane, il dosaggio individuale di nifedipina veniva aggiustato in modo da ottenere una pressione arteriosa minore di 130 mmHg. Circa il 60% dei pazienti che ricevevano l’integrazione con Pycnogenol® sono stati in grado di ridurre alla metà il proprio dosaggio di trattamento individuale con nifedipina per mantenere la propria pressione sanguigna maggiormente nella norma [Liu et al, 2004]. Inoltre, l’effetto indotto da Pycnogenol® è risultato migliorare in misura significativa la funzione endoteliale compromessa in questi soggetti. I livelli dell’agente vasocostrittore endotelina-1 risultavano significativamente ridotti, mentre erano aumentati il NO e prostaciclina ad azione vasodilataria.

Pycnogenol® migliora la funzione renale e i livelli del marker proteina C reattiva (CRP) nell’ipertensione

Nei soggetti ipertesi è frequente l’insorgenza di danni renali progressivi. Oltre ad abbassare la pressione ematica quando elevata, le misure nefroprotettive rappresentano un importante target nella gestione e nel trattamento dell’ipertensione avanzata. A pazienti con pregressa ipertensione non trattata e con segni precoci di danno renale, valutati sulla base degli elevati livelli di albuminuria, è stato somministrato Pycnogenol® come coadiuvante del trattamento con l’ACE-inibitore Ramipril per un periodo di sei mesi [Cesarone et al., 2010].

Dopo i sei mesi di trattamento, i pazienti che assumevano il solo Ramipril avevano una pressione arteriosa media di 123/88 mmHg, mentre quelli che assumevano Pycnogenol® come coadiuvante del Ramipril avevano una pressione arteriosa media di 119/83 mmHg.

Dopo sei mesi, il gruppo trattato con Pycnogenol® associato a Ramipril ha evidenziato una diminuzione dell’albuminuria nelle 24 ore da 91 a 39 mg/die rispetto alla baseline. Nel gruppo che assumeva il solo Ramipril, l’albuminuria è diminuita da 87 a 64 mg/die. Il significativo miglioramento della funzione renale associato al Pycnogenol® è risultato coincidere con la maggiore velocità del flusso sanguigno nella corteccia renale, che è aumentata in misura significativa rispetto al gruppo che assumeva il solo Ramipril.

Dopo sei mesi, il fattore di rischio cardiovascolare rilevato mediante il marker CRP è diminuito significativamente nei soggetti che assumevano anche Pycnogenol®, portandosi da 2,2 a 1,1 mg/dl, mentre il solo Ramipril non ha abbassato in misura significativa i livelli del marker infiammatorio, portandoli da 2,1 a soli 1,8 mg/dl.

Pycnogenol® migliora la pressione sanguigna e la funzione renale nei soggetti affetti da diabete e da sindromi metaboliche

Una delle principali caratteristiche da sindrome metabolicha è l’ipertensione. L’assunzione per sei mesi di Pycnogenol® da parte di pazienti che presentavano criteri di sindrome metabolica quali obesità, ipertensione, elevati livelli di zuccheri nel sangue e di colesterolo, è risultata migliorare in misura significativa la maggior parte dei parametri [Stuard et al., 2010]. Rispetto a un gruppo di controllo trattato con il solo ACE-inibitore Lisinopril, i pazienti che hanno assunto Pycnogenol® in aggiunta al Lisinopril hanno evidenziato significativi miglioramenti nei valori di pressione sanguigna, emoglobina glicata (HbA1c) e di indice di massa corporea, come pure nei valori di colesterolemia totale e di HDL.

La funzione renale è migliorata significativamente, come evidenziato dall’abbassamento dell’albuminuria nelle 24 ore e dalla maggiore velocità del flusso sanguigno nella corteccia renale In uno studio in doppio cieco controllato con placebo condotto su pazienti diabetici di tipo II sottoposti all’ACE-inibitore Lisinopril e a trattamento ipoglicemico, Pycnogenol® ha abbassato in misura significativa la pressione sanguigna e metà dei pazienti ha potuto ridurre il proprio dosaggio individuale di trattamento ipotensivo [Zibadi et al., 2008].

Il miglioramento della funzione endoteliale era evidenziato dal significativo abbassamento dei livelli dell’agente vasocostrittore endotelina-1 nel siero dei pazienti. I valori di albuminuria si sono significativamente ridotti nei pazienti trattati con Pycnogenol®, mentre si sono riscontrati solo effetti marginali nel gruppo a placebo.

Pycnogenol® è risultato migliorare in misura significativa i valori di glucosio nel sangue rispetto al gruppo a placebo. Gli elevati livelli di glucosio nel sangue costituiscono un’altra grave minaccia per la salute cardiovascolare, e Pycnogenol® è risultato normalizzare efficacemente i livelli glicemici in numerosi studi clinici. Si è riscontrato che questo effetto deriva dall’inibizione della alfa-glucosidasi duodenale. Per maggiori informazioni sugli effetti indotti da Pycnogenol® nell’abbassamento dei livelli glicemici, il diabete e la sindrome metabolica, si rimanda all’opuscolo “Pycnogenol® per la cura del diabete”. Riepilogando, Pycnogenol® contribuisce a normalizzare i valori limite di ipertensione quando assunto sia singolarmente sia come coadiuvante di trattamenti ipertensivi standard. In quest’ultimo caso Pycnogenol® migliora ulteriormente la pressione sanguigna e/o consente di modificare il dosaggio di trattamento, migliorando inoltre la funzione endoteliale.

Pycnogenol® è sicuro per gli individui con bassa pressione sanguigna (ipotensione)

In un’indagine condotta su persone con bassa pressione sanguigna e ipotensione, l’assunzione quotidiana di 100 mg di Pycnogenol® per un periodo di 30 giorni non ha abbassato in misura significativa la pressione diastolica e sistolica. Nessuno dei pazienti ha manifestato effetti collaterali avversi durante l’assunzione di Pycnogenol® [Pella et al., risultati non pubblicati].

Pycnogenol® normalizza l’attività piastrinica

Mentre l’ipertensione, l’aterosclerosi e il diabete contribuiscono a danneggiare progressivamente le pareti dei vasi sanguigni, i problemi acuti che si verificano nei casi di infarto e ictus derivano dall’aggregazione piastrinica. La compromissione della funzione endoteliale e la ridotta disponibilità di ossido nitrico inducono l’aumento dell’attività piastrinica. Situazioni che implicano la compromissione della funzione endoteliale, ipercoagulabilità e alterazioni emodinamiche, come la stasi, promuovono lo sviluppo di aggregati piastrinici e trombosi.

Il trombo risultante può causare l’ostruzione di vasi sanguigni (embolia) e di conseguenza interrompere l’apporto ematico a certe aree del corpo. Questa situazione può comportare il rischio di vita nel caso in cui un coagulo ostruisca le arterie dei polmoni, impedendo la vitale funzione di assorbimento dell’ossigeno (embolia polmonare). Se vengono colpite le arterie che irrorano il muscolo cardiaco (coronarie), l’apporto di ossigeno viene interrotto causando l’infarto miocardico. Aumentando la produzione di ossido nitrico endoteliale, Pycnogenol® riduce in misura significativa l’attività delle piastrine ematiche. L’ossido nitrico costituisce la molecola “messaggera” utilizzata naturalmente dal corpo per contrastare condizioni di elevata attività dei trombociti.

Pycnogenol® è risultato svolgere un’azione dosedipendente di riduzione dell’attività piastrinica in individui tipicamente soggetti ad aumento dell’aggregazione piastrinica: i fumatori. Si sono effettuati prelievi di sangue prima e 2 ore dopo la somministrazione di una singola dose di Pycnogenol®. I risultati hanno chiaramente dimostrato una riduzione dosedipendente dell’attività piastrinica. Già al dosaggio più basso di 25 mg, Pycnogenol® ha ridotto in misura significativa l’attività piastrinica [Pütter et al., 1999].

Ulteriori ricerche hanno rivelato che Pycnogenol® inibisce il rilascio di trombossano dalle piastrine dei fumatori, portandolo sino ai livelli di soggetti sani non fumatori [Araghi-Niknam et al., 1999]. I soggetti dovevano rimanere in posizione sedentaria per un protratto periodo di tempo nel corso di un trasporto a lungo raggio superiore alle 8 ore. Queste condizioni sono note causare una riduzione della resistenza (pooling) nel sistema venoso degli arti inferiori, con conseguente stasi ematica, che contribuisce allo sviluppo di trombosi. I risultati hanno indicato 5 incidenti trombotici transitori su un totale di 97 soggetti (5,15%) nel gruppo a placebo. Per contro, nessuno dei 101 soggetti ad alto rischio del gruppo trattato con Pycnogenol® ha sviluppato incidenti trombotici durante il volo a lungo raggio.

Pycnogenol® migliora il profilo lipidico ematico

Ad oggi, cinque studi clinici controllati hanno dimostrato che Pycnogenol® abbassa i livelli di colesterolo LDL e aumenta quelli di colesterolo HDL. Un significativo miglioramento del profilo dei lipidi ematici è stato inizialmente riscontrato in soggetti giovani sani [Devaraj et al, 2002].

L’integrazione di Pycnogenol® per 6 settimane ha aumentato in misura significativa i livelli di colesterolo HDL e ridotto quelli di colesterolo LDL. Il follow-up 4 settimane dopo la sospensione del Pycnogenol ® ha evidenziato che il colesterolo LDL ritornava ai valori iniziali di baseline, mentre i valori del colesterolo HDL rimanevano in gran parte invariati. I livelli dei trigliceridi ematici risultavano inalterati. In uno studio su pazienti trattati con Pycnogenol® per l’insufficienza venosa si è riscontrato un significativo miglioramento della lipidemia (Koch 2002). Questi pazienti presentavano gravi segni di dislipidemia, con colesterolo totale a 264 mg/dl, LDL a 169 mg/dl e HDL a 46 mg/dl.

Dopo aver assunto Pycnogenol® solamente per quattro settimane, i valori di lipidi nel sangue sono migliorate a 212, 147 e 51 mg/dl, rispettivamente per il colesterolo totale, HDL e LDL. In soggetti maschili con lieve ipercolesterolemia, l’integrazione di Pycnogenol® per un periodo di tre mesi ha ridotto in misura statisticamente significativa sia il colesterolo totale sia il colesterolo LDL, rispettivamente del 9,4% e del 16%. Il colesterolo HDL è aumentato del 5,5% nel corso di questo periodo di tempo [Durackova et al., 2003]. Uno studio clinico su larga scala in doppio cieco e controllato con placebo condotto su 200 donne in fase perimenopausale ha evidenziato una significativa riduzione del colesterolo LDL del 9,9% rispetto alla valutazione iniziale di baseline, come pure l’inefficacia del placebo [Yang et al., 2007]. Il colesterolo HDL è aumentato in misura significativa del 4,6% durante il periodo di trattamento di sei mesi. Non sono stati riscontrati effetti sui trigliceridi totali.

Uno studio condotto su pazienti con diabete di tipo II ha evidenziato una significativa riduzione del 12% del colesterolo LDL rispetto alla valutazione iniziale, da 106,4 mg/dl a 93,7 mg/dl, dopo tre mesi di trattamento con Pycnogenol®. In questo studio non sono stati presi in esame i valori del colesterolo HDL [Zibadi et al., 2008]. Ne consegue che Pycnogenol® migliora in misura significativa l’indice aterosclerotico e contribuisce pertanto a fornire protezione contro l’aterogenesi.

Conclusione

Pycnogenol® offre un approccio nutrizionale per la protezione contemporanea del sistema cardiovascolare dai cinque principali fattori di rischio.

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Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
Le informazioni riportate nel presente documento sono per esclusivo uso professionale. Le dichiarazioni e le informazioni qui riportate non sono state valutate dalla Food and Drug Administration o da altre autorità sanitarie. Il presente prodotto non è inteso diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Horphag Research fornisce Pycnogenol® come materia prima a fabbricanti di prodotti finiti. Pertanto, Horphag Research non rilascia alcuna dichiarazione in merito all‘uso di tali prodotti finiti, e ciascun fabbricante è responsabile della conformità delle dichiarazioni che rilascia relativamente all‘uso dei propri prodotti finiti ai requisiti regolamentari e di legge imposti nelle zone in cui commercializza i propri prodotti.


Pycnogenol® nella cura della pelle per via orale

Pycnogenol® è ampiamente usato a livello topico e per via orale in varie indicazioni dermatologiche. L’esclusiva combinazione di funzioni farmacologiche di Pycnogenol® assicura una varietà ineguagliabile di benefici per la salute della pelle.

Pycnogenol® si lega al collagene e all’elastina e li protegge

Pycnogenol® ha un’elevata affinità per le proteine ricche di aminoacido idrossiprolina. Queste sono principalmente le proteine collagene ed elastina della matrice dermica. Un elevato quantitativo di Pycnogenol® resta solidamente legato quando aggiunto al collagene o all’elastina. Di conseguenza, Pycnogenol® si lega strettamente anche alla cute. Pycnogenol® ha scarsa affinità per altre proteine, quali le albumine [Grimm et al., 2004]. Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che Pycnogenol®, così come i suoi metaboliti che si sviluppano dopo il consumo orale nell’uomo, protegge il collagene e l’elastina dalla degradazione enzimatica.

Questi enzimi, metalloproteinasi di matrice (MMP), influenzano l’equilibrio tra la degradazione e il rinnovo del collagene. Le concentrazioni inibitorie (IC50) di metaboliti del Pycnogenol® sono risultate minori rispetto a quelle di un noto inibitore MMPs, il Captopril. A titolo di esempio, viene illustrata l’inibizione della degradazione del collagene ad opera della collagenasi in presenza di Pycnogenol®.

Pycnogenol® aumenta l’elasticità della pelle nell’uomo

In uno studio clinico in doppio cieco e controllato con placebo condotto su 62 donne, una formulazione complessa con Pycnogenol® come principale ingrediente attivo è risultata accrescere nella misura significativa del 9% l’elasticità della pelle dopo 6 settimane rispetto al gruppo a placebo [Segger et al., 2004]. Oltre al Pycnogenol®, tale formulazione complessa (EvelleTM) contiene vari antiossidanti naturali, minerali e vitamine. L’assunzione continua per 12 settimane di Pycnogenol® quale formulato in EvelleTM è risultata migliorare del 6% la levigatezza della pelle rispetto al gruppo placebo. Pycnogenol®migliora la microcircolazione del sangue nella pelle Pycnogenol® accresce la produzione di ossido nitrico endoteliale (NO), che è il principale mediatore che favorisce il rilassamento delle arterie migliorando il flusso sanguigno [Fitzpatrick et al., 1998].

L’integrazione di Pycnogenol® per via orale è risultata aumentare la perfusione del sangue nella pelle e la pressione parziale dell’ossigeno, facendo diminuire la concentrazione di anidride carbonica [Belcaro et al., 2005].

Questo studio ha dimostrato una migliore guarigione delle lesioni (ulcere) nei soggetti con disturbi microcircolatori. Una migliore perfusione del sangue nella pelle garantisce un apporto ottimale di tutti gli importanti nutrienti, nonché una migliore idratazione a supporto della vitalità della pelle.

Pycnogenol® aiuta a prevenire i danni da UV e il fotoinvecchiamento

L’esposizione della pelle alla luce ultravioletta genera radicali dell’ossigeno che danneggiano le cellule cutanee e i tessuti connettivi. In uno stadio avanzato, il processo distruttivo può innescare una risposta immune ampiamente visibile, e cioè un eritema solare (comunemente detto scottatura). Le cellule immuni attivate causano un danno significativo alla pelle, in quanto secernono specie ancora più reattive dell’ossigeno e MMPs, che degradano ulteriormente collagene ed elastina.

Nel complesso, la risposta immune apporta alla cute un danno significativamente maggiore di quello causato dai soli raggi UV. Pycnogenol® ha proprietà antinfiammatorie in quanto inibisce il fattore di trascrizione (NF-kB), che attiva e regola i meccanismi pro-infiammatori nelle cellule immuni. La somministrazione per via orale di Pycnogenol® a volontari umani è risultata inibire nella misura significativa del 15% l’attivazione del fattore NF-kB [Grimm et al., 2006]. Per maggiori informazioni sulle proprietà antinfiammatorie, si rimanda a PROPRIETÀ ANTINFIAMMATORIE DI PYCNOGENOL®.

La somministrazione per via orale di Pycnogenol® a volontari sani è risultata inibire l’infiammazione causata dall’esposizione agli UV e fornire di conseguenza protezione dagli eritemi solari [Saliou et al, 2001]. Alla valutazione iniziale di baseline e di nuovo dopo 4 settimane di somministrazione di un dosaggio pari a 1 mg di Pycnogenol® per kg di peso corporeo, è stata misurata la quantità individuale di UV che causava il primo arrossamento della pelle (dose minima eritemale; MED).

Questo protocollo di somministrazione ha aumentato in media del 60% la quantità di UV necessaria per causare un eritema solare. L’aumento della somministrazione per via orale di Pycnogenol® a 1,7 mg per kg di peso corporeo per altre 4 settimane ha ulteriormente accresciuto all’85% la MED rispetto ai valori della valutazione iniziale (baseline). In studi preclinici si è dimostrato che la somministrazione per via orale di Pycnogenol® svolge un’azione protettiva anche nei confronti delle malignità cutanee indotte dall’esposizione cronica agli UV. Questi risultati evidenziano una significativa efficacia fotoprotettiva e nel contrastare il fotoinvecchiamento di Pycnogenol®.

Pycnogenol® inibisce la melanogenesi e riduce l’intensità di pigmentazione

Sperimentazioni in vitro hanno indicato che Pycnogenol® inibisce la tirosin-chinasi nei melanociti, riducendo quindi la produzione di pigmenti cutanei [Yasumuro et al., 2006]. Uno studio clinico ha dimostrato che Pycnogenol® è efficace nello schiarire aree sovrapigmentate della cute umana. Queste macchie o chiazze brunastre compaiono in particolare sul viso delle donne, più raramente in altri parti del corpo. Questo di tipo di iperpigmentazione di determinate aree della pelle è noto in dermatologia come cloasma o melasma. Dermatologi hanno notato che questo fenomeno spesso si verifica nelle madri in giovane età o nelle donne che assumono ormoni contraccettivi.

Si è inoltre rilevato che lo stress ossidativo è coinvolto nella sovrapproduzione di pigmenti cutanei e che l’esposizione alla luce solare contribuisce notevolmente ad accrescerlo. Spesso alla pelle vengono applicati aggressivi agenti chimici desquamanti (peeling), anche se alcuni di questi sono noti causare danni cutanei irreversibili. La somministrazione per via orale per un mese di Pycnogenol® a 30 donne ha ridotto nella misura si gnificativa del 37% l’estensione dell’area della cute affetta da iperpigmentazione [Ni et al., 2002]. Inoltre, dato ancora più importante, l’intensità media della pigmentazione nelle donne che hanno preso parte allo studio si è ridotta di circa il 22%. In tale studio si è dimostrata l’efficacia di Pycnogenol® nel normalizzare l’aspetto della cute senza produrre effetti collaterali.

Pycnogenol® è un antiossidante molto potente

In indagini di laboratorio e sull’uomo si è dimostrato che Pycnogenol® ha proprietà antiossidanti significativamente elevate per l’organismo [Chida et al., 1999]. Pycnogenol® neutralizza efficacemente una vasta gamma di specie reattive dell’ossigeno (radicali liberi). Inoltre, protegge la vitamina E dall’ossidazione e riconduce nella forma bio-attiva la vitamina C ossidata (“consumata”) [Rohdewald, 2002]. Pycnogenol® contribuisce pertanto all’efficacia della rete antiossidante dell’organismo. In seguito all’assunzione per via orale di Pycnogenol® per un periodo di tre settimane, la capacità di assorbimento dei radicali dell’ossigeno (ORAC) del sangue di 25 volontari è aumentata nella misura significativa del 40% [Devaraj et al., 2002]. Per maggiori informazioni sull’attività antiossidante di Pycnogenol® si rimanda a PYCNOGENOL® COME SUPER-ANTIOSSIDANTE.

Pycnogenol® favorisce al meglio lo stato di salute della pelle quando se ne associa l’uso topico all’assunzione per via orale. Ciascuna di tali formulazioni presenta propri vantaggi. L’uso congiunto delle due formulazioni fornisce l’apporto ottimale di nutrienti e garantisce la massima efficacia, in particolare per la fotoprotezione e il miglioramento dell’elasticità della pelle. Per ulteriori informazioni si rimanda a: PYCNOGENOL® NELLA CURA TOPICA DELLA PELLE.


Pycnogenol® ha straordinarie proprietà cosmetiche che producono una vasta gamma di effetti benefici clinicamente testati per la salute della pelle:

  • Ha proprietà antiossidanti
  • Aumenta l’elasticità della pelle 
  • Svolge un’attività antinfiammatoria 
  • Migliora la microcircolazione della pelle
  • Contrasta il fotoinvecchiamento e protegge la pelle dal sole 
  • Riduce la pigmentazione cutanea

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Riferimenti

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Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
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Pycnogenol® per la menopausa

Ogni anno, milioni di donne nel mondo entrano nel periodo di transizione verso la menopausa, chiamato anche perimenopausa, che segna la fine del periodo fertile di una donna. Mentre la menopausa rappresenta una fase normale della vita di una donna, la perimenopausa porta con sé numerosi sintomi fastidiosi e debilitanti, che solitamente influenzano molto la routine quotidiana, la vita e la salute delle donne interessate. Durante la transizione verso la menopausa, le donne manifestano molti sintomi che possono avere un forte impatto sulla routine quotidiana.

Ogni donna manifesta sintomi molto diversi associati alla menopausa. Inoltre, le donne vivono i sintomi in modo diverso a seconda dell’area geografica in cui abitano: le donne dei paesi occidentali manifestano per lo più vampate di calore, mentre le donne asiatiche considerano i dolori articolari come il sintomo più fastidioso [Geller et al., 2006]. Inoltre, la fase della menopausa va di pari passo con il deterioramento della funzione endoteliale, esponendo le donne a rischio elevato di problemi cardiovascolari [Moreau et al., 2015].

I cambiamenti fisiologici che si manifestano durante la menopausa sono molteplici, tra questi anche una pelle più secca e meno elastica.

Pycnogenol® allevia i sintomi del climaterio

Pycnogenol®, estratto vegetale dalla corteccia del pino marittimo, è stato testato in numerosi studi controllati con l’obiettivo di verificare il mantenersi in buona salute nelle donne che stanno attraversando la fase della menopausa. I meriti di Pycnogenol® finora identificati sono un miglioramento generale di essenzialmente tutti i sintomi della menopausa sino alla protezione della salute cardiovascolare, ed anche il miglioramento della condizione della pelle grazie all’aumento di idratazione ed elasticità cutanea. Da tre distinti studi clinici controllati è emerso che Pycnogenol® è efficace e sicuro per alleviare i sintomi del climaterio femminile [Yang et al., 2007; Errichi et al., 2011; Kohama et al., 2013].

Pycnogenol® ha effetti antinfiammatori naturali e migliora la funzione vascolare, correlata al miglioramento della funzione endoteliale [Nishioka et al., 2007]. Fortunatamente, Pycnogenol® non sembra avere azioni simili a quelle dei fitoestrogeni né provoca alterazioni ormonali nelle donne in perimenopausa che partecipano a sperimentazioni cliniche con Pycnogenol® [Kohama et al., 2013].

Le categorie del questionario sulla salute femminile (Women’s Health Questionnaire, WHQ) secondo la definizione iniziale di Myra Hunter nel 1992.

Questo questionario è più comunemente usato per identificare profressi nei sintomi della menopausa durante studi clinici ed è stato applicato anche per gli studi sulla menopausa con Pycnogenol®.

Pycnogenol e Menopausa

Uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, a cui hanno partecipato 200 donne sane in perimenopausa, non sottoposte ad alcuna terapia ormonale, ha mostrato che Pycnogenol®, assunto per un periodo di sei mesi, ha migliorato tutti i sintomi esaminati del climaterio [Yang et al., 2007].

Pycnogenol e menopausa

All’inizio dello studio, le donne presentavano sintomi menopausali moderatamente seri, ed i sintomi si sono dimostrati in graduale miglioramento già dopo un solo mese di integrazione con Pycnogenol®. Un ulteriore miglioramento si è registrato dopo tre mesi continui di integrazione quotidiana con Pycnogenol®. L’attenuazione dei sintomi menopausali ha persistito e moderatamente migliorato in seguito all’integrazione con Pycnogenol® per altri tre mesi fino al completamento dello studio dopo sei mesi [Yang et al., 2007]. I vantaggi di Pycnogenol® per le donne in menopausa sono stati successivamente analizzati su 80 donne caucasiche, in uno studio controllato in Italia.

I risultati hanno confermato le virtù dell’integrazione quotidiana con Pycnogenol® per alleviare i sintomi tipici correlati al periodo di transizione della perimenopausa [Errichi et al., 2011]. Questo studio ha riferito miglioramenti significativi che si manifestano già dopo otto settimane di integrazione con Pycnogenol® al mattino e alla sera.

Pycnogenol® ha dimostrato anche un significativo miglioramento dei problemi di affaticamento, concentrazione e memoria oltre a sviluppi positivi riguardo perdita di capelli, vertigine, aumento ponderale, gonfiore addominale, unghie fragili, battito cardiaco irregolare, depressione, ansia, irritabilità e attacchi di panico. Inoltre, Pycnogenol® ha dimostrato il suo appoggio in diverse percezioni del dolore comunemente manifestate in alcune donne raggiunta la menopausa.

Di notevole rilievo, le donne in menopausa che hanno partecipato agli studi clinici con Pycnogenol® non hanno presentato alcun effetto indesiderato. Al contrario, Pycnogenol® ha dimostrato un’ottima tollerabilità nelle partecipanti allo studio. Dai campioni di sangue raccolti è risultato che l’integrazione con Pycnogenol® ha ridotto in modo considerevole lo stress ossidativo.

Grande studio in doppio cieco, controllato con placebo condotto su 170 donne

Un grande studio in doppio cieco condotto su 170 donne giapponesi in perimenopausa evidenzia che Pycnogenol® migliora i sintomi senza influenzare i livelli degli ormoni della crescita o sessuali [Kohama et al., 2013]. A distanza di quattro e dodici settimane di integrazione quotidiana sono stati effettuati dei prelievi di sangue, e messi a confronto coi valori basali precedenti all’assunzione di Pycnogenol®. L’IGF-1 (fattore di crescita insulino- simile di tipo 1) non è aumentato significativamente né rispetto ai valori basali precedenti all’assunzione di Pycnogenol®, né nel confronto con un gruppo di controllo trattato con placebo. L’estradiolo E2 ha registrato un aumento marginale e poco significativo in entrambi i gruppi, uno trattato con Pycnogenol® e uno con placebo. Non si sono verificate alterazioni correlate all’ormone follicolo-stimolante né al deidroepiandrosterone.

Per concludere, Pycnogenol® non esercita azioni ormonali né fitoestrogene.

Questo studio ha identificato un miglioramento significativo dei sintomi della menopausa, usando due questionari in parallelo: “Questionario sulla salute femminile (WHQ)” e “Indice di Kupperman”. I sintomi rispondendo notevolmente all’integrazione con Pycnogenol® erano correlati al vasomotore: “vampate di calore”, “sudorazione facile”, “sensazione di freddo al corpo e agli arti” e “mancanza di fiato”.

Il miglioramento di tali sintomi vasomotori dipende da una buona funzione endoteliale, perché permette ai vasi sanguigni di restringersi e rilassarsi per controllare il flusso sanguigno in base alle necessità. Pycnogenol® contribuisce in modo significativo al miglioramento della funzione endoteliale, permettendo alle arterie di espandersi, ad esempio per indirizzare l’afflusso di sangue ai tessuti che ne hanno bisogno o al derma allo scopo di espellere il calore corporeo in eccesso. Inoltre, questo studio ha dimostrato l’efficacia della dose totale quotidiana di Pycnogenol® applicata, pari a 60 mg, nell’alleviare i sintomi climaterici, come illustrato di seguito. 

Meriti dermatologici di Pycnogenol® identificati per le donne in menopausa

Con l’apparizione della perimenopausa, si nota un progressivo declino nell’aspetto della pelle. Le donne sperimentono continui cambiamenti della loro pelle, con il derma che perde la sua elasticità e tende anche piano piano a diventare più secco. Inoltre, il derma si sflotisce progressivamente nel periodo del climaterio e la riduzione del contenuto di collagene dermico conduce alla perdita graduale di elasticità cutanea. Venti donne sane in menopausa hanno assunto quotidianamente Pycnogenol® per dodici settimane ed è stata determinata l’espressione di collagene tipo I dai campioni di tessuti cutanei, prelevati prima e subito dopo l’assunzione di Pycnogenol® [Marini et al., 2012].

A distanza di sole sei settimane è stato identificato un aumento significativo dell’espressione di collagene di tipo I, pari al 44 %. Di conseguenza, la pelle femminile ha dimostrato un’elasticità cutanea significativamente elevata e gli esami con gli ultrasuoni ne hanno evidenziato la saldezza.

Le partecipanti a questo studio sono state sottoposte anche ad esami per valutarne l’idratazione cutanea e la sintesi di acido ialuronico. L’esito ha evidenziato una maggiorazione significativa dell’espressione dell’enzima acido ialuronico sintasi nel derma, che genera acido ialuronico idratante. Le quantità maggiori di acido ialuronico presente fissano a trattengono maggiori quantità di acqua, specialmente nello spazio extracellulare, che a sua volta inducono una pelle più uniforme, liscia e tesa.

Pycnogenol® incide sull’iperpigmentazione cutanea

In alcune donne, durante la menopausa, possono comparire aree cutanee iperpigmentate, cosa che viene percepita come particolarmente fastidiosa. In molte donne queste macchie cutanee sovrapigmentate sono completamente assenti, mentre in altre donne sono presenti macchie sovrapigmentate più scure particolarmente fastidiose. Da uno studio condotto su donne in menopausa è risultato che Pycnogenol® inibisce l’attivazione di geni correlati alla pigmentazione cutanea, bloccando l’ulteriore progressione dell’annerimento cutaneo [Grether-Beck et al., 2016].


Pycnogenol® ha dimostrato di essere efficace per alleviare notevolmente i sintomi menopausali in tre studi clinici controllati per un totale di 450 donne in menopausa Pycnogenol® ha dimostrato di essere sicuro e di non provocare alterazioni ormonali nelle donne in menopausa Pycnogenol® contrasta i segni visibili dell’invecchiamento, migliorando elasticità, morbidezza e l’idratazione della pelle aumentando il collagene, l’elastina e l’acido ialuronico sintasi nelle donne in menopausa

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Riferimenti

Errichi S, Bottari A, Belcaro G, Cesarone MR, Hosoi M, Cornelli U, Dugall M, Ledda A, Feragalli B.
Supplementation with Pycnogenol® improves signs and symptoms of menopausal transition. Panminerva Med 53(3 Suppl 1): 65–70, 2011.
Grether-Beck S, Marini A, Jaenicke T, Krutmann J.
French Maritime Pine Bark Extract (Pycnogenol®) Effects on Human Skin: Clinical and Molecular Evidence. Skin Pharmacol Physiol 29(1): 13–17, 2016.
Kohama T, Negami M.
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Marini A, Grether-Beck S, Jaenicke T, Weber M, Burki C, Formann P, Brenden H, Schönlau F, Krutmann J.
Pycnogenol® effects on skin elasticity and hydration coincide with increased gene expressions of collagen type I and hyaluronic acid synthase in women. Skin Pharmacol Physiol. 25(2): 86–92, 2012.
Moreau KL & Hildreth KL.
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Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
Le informazioni riportate nel presente documento sono per esclusivo uso professionale. Le dichiarazioni e le informazioni qui riportate non sono state valutate dalla Food and Drug Administration o da altre autorità sanitarie. Il presente prodotto non è inteso diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Horphag Research fornisce Pycnogenol® come materia prima a fabbricanti di prodotti finiti. Pertanto, Horphag Research non rilascia alcuna dichiarazione in merito all‘uso di tali prodotti finiti, e ciascun fabbricante è responsabile della conformità delle dichiarazioni che rilascia relativamente all‘uso dei propri prodotti finiti ai requisiti regolamentari e di legge imposti nelle zone in cui commercializza i propri prodotti.


Pycnogenol® per la cura del diabete

L’incidenza del diabete di tipo II è in drastico aumento nella maggior parte dei Paesi del mondo. A differenza del diabete di tipo I, il tipo II è principalmente considerato un disturbo alimentare. La sovralimentazione cronica associata alla mancanza di attività fisica induce la resistenza all’insulina e l’iperglicemia. La malattia si sviluppa da stadi precoci di alterata tolleranza al glucosio (pre-diabete; sindrome X) e tipicamente coincide con l’aumento del peso corporeo e l’obesità.

Livelli glicemici cronicamente elevati richiedono attenzione, tra cui monitoraggio periodico degli zuccheri nel sangue, trattamento farmacologico e dieta. Se non trattata, l’iperglicemia compromette lo stato di salute delle arterie e delle vene che irrorano gli organi, come pure dei piccoli capillari che nutrono i tessuti. Il danno patologico ai vasi di grandi dimensioni triplica, nel diabete, il rischio d’insorgenza di malattie cardiovascolari acute. Il danno causato ai capillari (microangiopatia) compromette la microcircolazione sanguigna ed è responsabile delle numerose complicanze diabetiche, quali perdita della capacità visiva, problemi renali, ulcere ai piedi, e molte altre.

Pycnogenol® abbassa la glicemia

Pycnogenol® aiuta le persone con pre-diabete e diabete di tipo II in quanto è risultato svolgere un’azione dose-dipendente di riduzione dei livelli di zucchero nel sangue in 30 pazienti affetti da diabete di tipo II che non richiedevano trattamento farmacologico. Questi pazienti hanno seguito un protocollo dietetico e di esercizio fisico per tutto il corso dello studio [Liu et al., 2004].

Pycnogenol® è stato somministrato a un dosaggio quotidiano di 50 mg/die per le prime 3 settimane. Nelle 3 settimane successive il dosaggio è stato aumentato a 100 mg, quindi portato a 200 mg per ulteriori 3 settimane. Il dosaggio quotidiano di 50 mg di Pycnogenol® ha ridotto significativamente la glicemia sia a digiuno sia postprandiale rispetto alla valutazione iniziale di baseline. Ai più elevati dosaggi di 100 e 200 mg Pycnogenol® è risultato ancora più efficace.

Nel corso dello studio, i livelli di emoglobina glicata (HbA1c) sono diminuiti costantemente rispetto alla valutazione iniziale di baseline, portandosi da 8,02 a 7,37 a fine studio. Il presente studio, pubblicato in Diabetes Care, ha dimostrato che Pycnogenol® non comprometteva i livelli di insulina. Pycnogenol® sembra facilitare l’assorbimento dello zucchero presente nel sangue da parte di cellule che precedentemente non rispondevano all’insulina. Pertanto, Pycnogenol® può offrire un approccio nutrizionale nella prevenzione dello sviluppo del diabete.

Pycnogenol® è stato anche testato su pazienti affetti da diabete di tipo II che continuavano ad assumere il proprio trattamento farmacologico antidiabetico tradizionale con biguanide (metformina) e/o sulfonilurea per controllare l’iperglicemia. Settantasette pazienti sono stati alternativamente sottoposti a Pycnogenol® (100 mg/die) o a placebo in aggiunta al loro trattamento farmacologico convenzionale. La glicemia a digiuno è stata misurata a intervalli di due settimane per il periodo di dodici settimane di durata dello studio. Nonostante il trattamento farmacologico anti-iperglicemico, la glicemia a digiuno risultava alta all’inizio dello studio, con valori di 12,0 mmol/l (216,2 mg/dl) e 12,14 mmol/l (218,7 mg/dl) rispettivamente per il gruppo con placebo e per quello con Pycnogenol®.

Nel corso della durata del trattamento, Pycnogenol® ha gradualmente ridotto i livelli della glicemia a digiuno. L’effetto più elevato è stato riscontrato dopo 8 settimane di integrazione del Pycnogenol®. Lo studio ha evidenziato un considerevole effetto del placebo, riconducibile alla maggiore compliance dei pazienti al proprio trattamento farmacologico convenzionale. Benché riscontrato anche nel gruppo con placebo, l’effetto di abbassamento dei livelli di glucosio è stato statisticamente significativo nel gruppo a cui veniva somministrato Pycnogenol® rispetto a quello con placebo, per l’intero periodo di trattamento [Liu et al., Life Sciences, 2004].

Pycnogenol® inibisce l’assorbimento dei<h/3> carboidrati Pycnogenol® ritarda sensibilmente l’assorbimento di zuccheri complessi, come l’amido, in quanto è stato dimostrato che è potenzialmente in grado di inibire l’enzima digestivo ∝-glucosidasi nel duodeno [Schäfer et al., 2006]. Questo enzima è responsabile della decomposizione degli zuccheri complessi e li trasforma in zuccheri semplici. Anche il saccarosio, il comune zucchero da tavola, deve essere scomposto in glucosio e fruttosio da parte della ∝-glucosidasi prima di poter essere assorbito.

Con l’attività di Pycnogenol® stabilita al 100%, altri inibitori dell’∝-glucosidasi, come l’estratto di tè verde, la catechina pura e l’acarbosio usato per via orale nel trattamento del diabete (Precose, Glucobay) risultano decisamente meno efficaci. L’estratto di tè verde è risultato potenzialmente in grado di inibire l’∝-glucosidasi tuttavia, messo a confronto diretto, Pycnogenol® si è dimostrato quattro volte più efficace [Schäfer et al., 2006].

L’inibizione dell’∝-glucosidasi è risultata correlata alle dimensioni delle molecole di procianidina presenti in Pycnogenol®. Recenti studi farmacocinetici hanno dimostrato che queste molecole durano molto a lungo nell’apparato digerente prima di essere assorbite nel flusso sanguigno, tipicamente solo 4-6 ore dopo il consumo [Grimm et al., 2006]. Di conseguenza, queste grandi molecole di procianidina restano disponibili più a lungo negli intestini per l’inibizione dell’∝-glucosidasi. Assunto la mattina, Pycnogenol® conserva efficacia sufficiente da ritardare l’assorbimento degli zuccheri durante il pranzo.

Complicanze macrovascolari e sindrome diabetica

Nel diabete di tipo II prevalgono i principali fattori di rischio cardiovascolare correlati allo sviluppo del diabete, definiti come “sindrome metabolica”. Obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, stato protombotico e resistenza all’insulina, sono i fattori responsabili dell’elevata mortalità da affezioni cardiovascolari nel diabete.

Oltre ad abbassare la glicemia, Pycnogenol® è risultato ridurre in misura significativa la pressione sistolica, migliorare il profilo lipidico ematico e normalizzare l’attività piastrinica in vari studi clinici in doppio cieco controllati con placebo [Watson, 2003].

Lo studio dei mediatori vascolari nel sangue dei succitati pazienti diabetici che ricevevano Pycnogenol® in aggiunta al trattamento antidiabetico convenzionale ha evidenziato un miglioramento generalizzato della circolazione. I pazienti che ricevevano l’integrazione con Pycnogenol® hanno mostrato livelli minori del mediatore vascolare endotelina-1, che attiva la vasocostrizione, abbinati a elevati livelli del vasodilatatore prostaciclina [Liu et al., 2004].

Pycnogenol® offre pertanto un approccio multifattoriale per il contrasto della sindrome diabetica e dei fattori di rischio cardiovascolare nel diabete. Per ulteriori informazioni fare riferimento a PYCNOGENOL® PER LA SALUTE CARDIOVASCOLARE. Complicanze microvascolari (microangiopatia) I piccoli capillari sanguigni sono responsabili dell’apporto di nutrienti e ossigeno ai tessuti come pure della rimozione delle scorie. Nel diabete, l’esposizione cronica a elevati livelli di glucosio fa gonfiare le membrane basali delle pareti dei capillari, e questo compromette la circolazione del sangue. Inoltre, le pareti dei capillari subiscono un graduale infragilimento, lasciando stillare liquido, e in fasi successive anche sangue, nel tessuto. La microangiopatia diabetica colpisce pressoché tutti i soggetti affetti da lungo tempo dal diabete, ed è responsabile di molte delle complicanze del diabete.

Complicanze microvascolari sono spesso già presenti alla diagnosi del diabete.

Uno studio clinico in doppio cieco e controllato con placebo condotto su 60 pazienti (diabete nella media da 7,5 anni, sotto regime dietetico e sottoposti a trattamento antidiabetico orale e insulinico) ha dimostrato l’efficacia di Pycnogenol® nel contrastare la microangiopatia [Cesarone et al., 2006]. Dopo quattro settimane di trattamento con Pycnogenol® la fuoriuscita di liquidi dai capillari risultava sensibilmente ridotta ed erano significativamente migliorate le caratteristiche della perfusione ematica capillare. Non si sono verificati miglioramenti nel gruppo con placebo. I parametri fisiologici, come glicemia, emoglobina glicata (HbA1c), colesterolo totale, colesterolo HDL e pressione sanguigna sono migliorati solo nel gruppo con Pycnogenol®.

Ulcere diabetiche

La compromissione della circolazione sanguigna e l’edema conseguenti alla microangiopatia diabetica possono causare l’ischemia e la necrosi tissutale. I primi segni visibili sono lo scolorimento della pelle e un grave stato edematoso; l’insufficiente apporto ematico porta quindi gradualmente allo sviluppo di ulcere. Queste lesioni sono difficili da guarire perché il tessuto continua a essere irrorato in misura insufficiente.

Dato che Pycnogenol® contribuisce a ripristinare la salute dei capillari nella microangiopatia diabetica, è risultato efficace nella guarigione delle ulcere diabetiche [Belcaro et al., 2006]. Trenta pazienti diabetici con ulcere sono stati sottoposti a trattamento standard, con pulizia, disinfezione e bendaggio delle lesioni. Sei pazienti ricevevano un trattamento orale con Pycnogenol®, ad altri otto veniva applicato Pycnogenol® in polvere direttamente sulla lesione, mentre altri otto pazienti ricevevano sia il trattamento orale sia locale con Pycnogenol®. Gli otto pazienti restanti costituivano il gruppo di controllo e ricevevano solamente il trattamento standard. Dopo sei settimane di trattamento, solo il 61% dei pazienti nel gruppo di controllo aveva ulcere completamente guarite.

Nei gruppi con Pycnogenol®, i pazienti con ulcere guarite sono stati rispettivamente l’84% (solo somministrazione orale), l’85% (solo trattamento topico), e l’89% (somministrazione orale associata a trattamento topico). La valutazione laser Doppler delle caratteristiche del flusso sanguigno ha indicato un significativo miglioramento della microangiopatia. Sensori applicati sulla cute intatta circostante le ulcere hanno rivelato una concentrazione cutanea di ossigeno significativamente più elevata, mentre era sensibilmente diminuita l’anidride carbonica. I risultati inducono a ritenere che Pycnogenol® migliori la funzione capillare e ripristini il flusso ematico ai tessuti, consentendo di conseguenza la guarigione delle ulcere diabetiche.

Crampi e dolori muscolari nella microangiopatia diabetica

Alcuni individui affetti da microangiopatia diabetica accusano frequenti episodi di dolore muscolare e crampi alle gambe, anche dopo aver camminato per brevi distanze. La compromissione dell’apporto ematico causa il rapido affaticamento muscolare e il dolore crampiforme. In uno studio pilota su 22 pazienti che accusavano frequenti crampi e dolori alle gambe e con diagnosi di diabete, il trattamento della microangiopatia con Pycnogenol® ha drasticamente e significativamente migliorato i sintomi, rispetto al gruppo con placebo [Vinciguerra et al., 2006]. Dopo 4 settimane di trattamento, il numero medio settimanale di episodi di dolore crampiforme è diminuito da 8,9 a 3 nel gruppo che riceveva Pycnogenol®, mentre è diminuito nella media da 9 a 7,8 nel gruppo con placebo. La valutazione del dolore muscolare alle gambe su scala visiva analogica ha evidenziato una significativa riduzione del 79,2% nel gruppo con Pycnogenol®, mentre la riduzione del dolore nel gruppo con placebo è stata solamente del 15,4%.

Retinopatia diabetica

Nella retinopatia diabetica, la microangiopatia fa sì che i capillari irrorino in misura insufficiente i coni e i bastoncelli fotorecettori della retina. Inoltre, i capillari riversano sangue nella retina, causando un danno irreversibile e la graduale perdita della vista. Se non trattata, la retinopatia progredisce verso una forma più grave, nota come retinopatia proliferativa, caratterizzata dalla crescita di nuovi capillari per compensare la mancanza di ossigeno. Su più di 1200 pazienti diabetici, Pycnogenol® è risultato contribuire efficacemente al trattamento e alla prevenzione della retinopatia diabetica.

Uno studio in doppio cieco controllato con placebo su pazienti con retinopatia ha dimostrato che l’assunzione per due mesi di Pycnogenol® può ridurre in misura significativa il sanguinamento dei capillari della retina e ripristinare in certa misura l’acutezza visiva [Spadea et al., 2001]. Uno studio multicentrico su 1169 pazienti diabetici ha dimostrato che l’assunzione di Pycnogenol® per un periodo di sei mesi è in grado di arrestare la progressione della retinopatia e mantenere la capacità visiva residua [Schönlau et al., 2002]. Per ulteriori informazioni riferirsi a PYCNOGENOL® PER LA SALUTE DEGLI OCCHI.


Pycnogenol® svolge un significativo ruolo di protezione della salute nel diabete, come dimostrato in studi clinici controllati: 

  • Abbassamento della glicemia (anche in associazione a trattamento antidiabetico) 
  • Riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare 
  • Limitazione dei problemi di salute indotti da complicanze microvascolari: microangiopatia diabetica, guarigione delle ulcere ai piedi, crampi muscolari
  • Prevenzione e miglioramento della retinopatia diabetica

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Riferimenti

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Diabetic ulcers: Microcirculatory improvement and faster healing with Pycnogenol®.
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Cramps and muscular pain: prevention with Pycnogenol® in normal subjects, venous patients, athletes, claudicants and in diabetic microangiopathy.
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Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
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Pycnogenol® per la nutrizione sportiva

L’esercizio fisico è associato a un sensibile aumento dell’ossidazione di nutrienti per sopperire all’elevato fabbisogno di energia. Durante l’attività fisica intervengono numerosi sistemi fisiologici e molte interazioni biochimiche. Tuttavia l’interazione più significativa e limitativa per le prestazioni fisiche avviene tra il sistema cardio-respiratorio e l’apparato muscolo-scheletrico. Il fenomeno risulta evidente già dal tipico aumento di 10-20 volte dell’ossigeno inalato rispetto all’organismo a riposo.

Il sistema cardio-polmonare si adatta in modo da adeguare il trasporto di ossigeno e di anidride carbonica al fabbisogno metabolico dei tessuti muscolari [Richardson et al., 1999]. Il maggiore fabbisogno d’ossigeno durante l’attività fisica induce un rapido aumento compensatorio della gittata cardiaca e della ridistribuzione del flusso di sangue ai muscoli scheletrici. Le caratteristiche del flusso sanguigno rivestono un ruolo logistico nell’apporto di ossigeno ai muscoli, il trasporto di ritorno di anidride carbonica ai polmoni e il trasferimento di acido lattico al fegato. Solo una sufficiente ossigenazione muscolare genera energia aerobica e previene la formazione anaerobica di acido lattico. Le caratteristiche del flusso sanguigno rivestono un ruolo cruciale per le prestazioni e l’integrità dei muscoli.

Pycnogenol® rilassa i vasi sanguigni e migliora il flusso sanguigno

L’ossido nitrico (NO) è il principale mediatore della dilatazione dei vasi sanguigni atto ad assicurare un ottimale flusso sanguigno. L’ossido nitrico contribuisce ad aumentare la perfusione del sangue negli organi indotta dall’esercizio fisico e svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento della risposta vascolare all’attività fisica. Recenti studi clinici hanno indicato che la pratica sportiva è associata a un sostenuto e sistemico aumento della capacità di produzione endoteliale di ossido nitrico [Green et al., 2002]. Pycnogenol® stimola l’enzima “ossido nitrico sintasi endoteliale” (eNOS) accrescendo la produzione di NO da parte della molecola precursore L-arginina.

In uno studio sperimentale, una vasocostrizione arteriosa indotta dal cosiddetto “ormone dello stress”, l’adrenalina (epinefrina), è stata trattata con quantitativi crescenti di Pycnogenol®. L’azione stimolante svolta da Pycnogenol® nei confronti dell’enzima eNOS presente nelle cellule endoteliali della parete interna dell’arteria ha indotto la sintesi di un quantitativo maggiore di NO, con conseguente attenuazione della vasocostrizione arteriosa. Pycnogenol® è risultato svolgere un’azione dose-dipendente di aumento del diametro dell’arteria sino al 78,4% dell’entità massima possibile di rilassamento arterioso [Fitzpatrick et al., 1998].

Pycnogenol® rilassa i vasi sanguigni e migliora il flusso sanguigno

Due studi clinici hanno dimostrato che Pycnogenol® induce la vasodilatazione e, di conseguenza, migliora la microcircolazione del sangue [Wang et al., 1999; Kohama 2004]. L’applicazione di specifici sensori alla cute delle gambe ha evidenziato una maggiore presenza di ossigeno e una diminuzione dell’anidride carbonica dopo l’assunzione di Pycnogenol® per un periodo di sei settimane [Belcaro et al., 2005]. Questo risultato induce a ritenere che Pycnogenol® favorisca il perdurare dell’attività muscolare aerobica durante qualsiasi tipo di esercizio fisico. L’apporto indotto da Pycnogenol® nella stimolazione della sintesi di NO è risultato normalizzare anche la pressione sanguigna e la funzione di aggregazione delle piastrine, che contribuisce a mantenere la viscosità del sangue entro valori fisiologici [Hosseini et al., 2001; Pütter et al., 1998]. Pycnogenol® è inoltre risultato migliorare la fluidità di membrana dei globuli rossi e prevenire l’emolisi indotta dallo stress ossidativo [Sivonova et al., 2004].

In conclusione, Pycnogenol® contribuisce efficacemente a migliorare il flusso sanguigno e l’ossigenazione dei muscoli. Pycnogenol® accresce la protezione antiossidante A livello delle cellule del tessuto muscolare, i mitocondri provvedono attivamente a sopperire al maggiore fabbisogno di energia. In concomitanza al sensibile aumento dell’elaborazione di nutrienti tramite l’ossigeno, aumenta di conseguenza come sottoprodotto l’entità dei radicali liberi.

Lo stress ossidativo è noto colpire il tessuto muscolare e nel flusso sanguigno sono stati trovati persino residui di cellule muscolari distrutte. Pycnogenol® è uno dei più potenti antiossidanti [Chida et al., 1999] ed è stato dimostrato che aumenta del 40% la capacità di assorbimento dei radicali dell’ossigeno (ORAC) del sangue di soggetti umani trattati con Pycnogenol® [Devaraj et al., 2002]. Pycnogenol® contribuisce pertanto in misura significativa ad accrescere l’efficacia della rete antiossidante dell’organismo negli atleti durante l’attività fisica.

Rafforzamento dei vasi sanguigni e supporto nei processi di recupero tissutale

Più di 17 studi clinici hanno riferito di un effettivo rafforzamento delle parete dei capillari in risposta all’integrazione di Pycnogenol®. Pycnogenol® è risultato rafforzare sia le vene sia i microvasi, prevenendo gonfiori (edema), microsanguinamenti ed emorragie [Rohdewald, 2002]. Inoltre, studi clinici controllati hanno dimostrato che Pycnogenol® abbrevia il processo di guarigione dei tessuti danneggiati [Belcaro et al., 2005]. Pertanto, Pycnogenol® supporta in misura significativa i processi di recupero e può risultare di particolare beneficio negli sport di contatto come calcio, wrestling, rugby o hockey su ghiaccio.

Pycnogenol® allevia crampi e dolore muscolare

Crampi e dolori muscolari affliggono pressoché ogni atleta e possono verificarsi sia durante l’attività fisica sia ore dopo, durante la fase di recupero. I crampi muscolari vengono comunemente ritenuti causati da pratiche inadeguate di riscaldamento, condizionamento fisico e stretching. Un’adeguata idratazione con gli elettroliti potassio e magnesio è nota svolgere un ruolo importante, particolarmente quando l’attività sportiva viene svolta in climi caldi. Risulta sempre più chiaro che l’insorgenza di crampi e dolori muscolari è da attribuire al fatto che la circolazione sanguigna raggiunga i propri limiti nel fornire al muscolo sotto sforzo il necessario apporto di ossigeno, nutrienti, idratazione ed elettroliti.

Dato che Pycnogenol® accresce l’apporto ematico ai tessuti, è stato condotto uno studio clinico controllato con placebo su 66 soggetti sani che praticavano sport amatoriali per valutarne gli effetti benefici nel ridurre l’incidenza di crampi e dolori muscolari durante e dopo l’esercizio fisico intensivo [Vinciguerra et al., 2006]. Gli effetti indotti da Pycnogenol® sono stati valutati quotidianamente sui soggetti, registrandone gli episodi di crampi e dolore muscolare a riposo e sotto sforzo. Il livello di dolore è stato valutato e documentato su scala visiva analogica con classificazione che andava da “nessun dolore” (= 0) a “dolore insopportabile” (= 10).

I valori basali sono stati determinati nel corso di una fase di pretrattamento di due settimane. I pazienti sono stati alternativamente sottoposti a Pycnogenol® o a placebo per un periodo di quattro settimane, quindi ne sono stati valutati di nuovo i livelli di dolore e gli episodi di crampi. Una settimana dopo la sospensione della somministrazione, sono stati valutati nuovamente gli effetti sui muscoli per verificare se i benefici indotti da Pycnogenol® perduravano o se si presentavano recidive. Ai soggetti a studio veniva consigliato di bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno per escludere la possibilità che i crampi muscolari venissero causati da una idratazione insufficiente.

Dopo 4 settimane di trattamento con Pycnogenol®, i punteggi relativi all’intensità del dolore crampiforme si sono significativamente abbassati sia negli atleti sia nei soggetti che praticavano sport amatoriali, risultando rispettivamente del 13% e del 25% rispetto ai valori di pretrattamento. A una settimana dalla sospensione dell’assunzione di Pycnogenol® si è osservato un lieve e statisticamente insignificante aumento del dolore crampiforme. Il gruppo di soggetti sani che praticavano sport amatoriali ha accusato con minore frequenza l’insorgenza di crampi muscolari sia sotto sforzo che durante la fase di recupero, che è diminuita dall’incidenza media di 4,8 la settimana riscontrata alla valutazione iniziale, a 1,3 dopo 4 settimane di somministrazione di Pycnogenol®. Il gruppo di atleti ha evidenziato un’incidenza più elevata di crampi muscolari all’inizio dello studio, con una media di 8,6 episodi la settimana. La somministrazione di Pycnogenol® ha ridotto la frequenza di episodi di crampi alla media di 2,4 la settimana.

A una settimana dalla sospensione dell’assunzione di Pycnogenol®, la frequenza media di insorgenza di crampi in tutti e tre i gruppi non è aumentata di nuovo, evidenziando un perdurare degli effetti indotti da Pycnogenol®. I ricercatori hanno concluso che Pycnogenol® è efficace nel ridurre il dolore e i crampi nell’allenamento e nel riallenamento fisico, accrescendo di conseguenza l’efficacia dei programmi di allenamento sia per i soggetti normali, sia per gli atleti agonisti.

Pycnogenol® accresce la resistenza nella pratica sportiva

Crampi e dolori muscolari affliggono pressoché chiunque pratichi un’attività sportiva. Il Dott. Paul Pavlovic della California State University, Chico, ha preso in esame i possibili effetti benefici indotti da Pycnogenol® quanto all’accrescimento della resistenza nell’attività sportiva [Pavlovic, 1999]. Atleti amatoriali sono stati alternativamente assegnati a un gruppo con Pycnogenol® o con placebo per un periodo di 30 giorni, quindi sono stati incrociati con l’altro gruppo per altri 30 giorni (studio in doppio cieco controllato con placebo e incrociato). Gli atleti eseguivano gli esercizi (test sotto sforzo) in condizioni controllate su pedana mobile con impostazioni individuali regolate all’85% del massimo consumo individuale di ossigeno del soggetto, per impedire una spossatezza troppo rapida e ridurre il metabolismo anaerobico. I soggetti portavano maschere di monitoraggio della respirazione. I risultati dello studio hanno evidenziato un aumento statisticamente significativo della resistenza negli atleti che assumevano Pycnogenol® rispetto a quella registrata per il gruppo a placebo. In conclusione, i risultati emersi da vari studi clinici inducono a ritenere che Pycnogenol® sia efficace nel proteggere i muscoli dai danni durante la pratica sportiva, accrescendo le prestazioni, abbreviando il processo di recupero e consentendo una più rapida ripresa degli allenamenti. Integratori quali Pycnogenol®, che rappresentano un modo pratico per raggiungere gli obiettivi della nutrizione sportiva, sono tra i più validi prodotti speciali disponibili per gli atleti.

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Riferimenti

Belcaro G et al.
Venous ulcers: microcirculatory improvement and faster healing with local use of Pycnogenol®.
Angiology 56: 699-705, 2005.
Chida M et al.
In vitro testing of antioxidants and biochemical end-point in bovine retinal tissue.
Ophthalmic Res 31: 407-415, 1999.
Devaraj S et al.
Supplementation with a pine bark extract rich in polyphenols increases plasma antioxidant capacity and alters the plasma lipoprotein profile.
Lipids 37: 931-934, 2002.
Fitzpatrick DF et al.
Endothelium-dependent vascular effects of Pycnogenol®.
J Cardiovas Pharmacol 32: 509-515, 1998.
Kohama T.
Clinical applications of Pycnogenol® in Japan.
Prog Med 24: 1503-1510, 2004.
Pavlovic P.
Improved endurance by use of antioxidants.
Eur Bull Drug Res 7(2): 26-29, 1999.
Rohdewald P.
A review of the French maritime pine bark extract (Pycnogenol®), a herbal medication with a diverse pharmacology.
Int J Clin Pharmacol Ther 40: 158-168, 2002.
Sivonova M et al.
The effect of Pycnogenol® on the erythrocyte membrane fluidity.
Gen Physiol Biophys 23: 39-51, 2004.
Vinciguerra G et al.
Cramps and muscular pain: prevention with Pycnogenol® in normal subjects, venous patients, athletes, claudicants and in diabetic microangiopathy.
Angiology 57: 331-339, 2006.
Wang S et al.
The effect of Pycnogenol® on the microcirculation, platelet function and ischemic myocardium in patients with coronary artery diseases.
Eur Bull Drug Res 7(2): 19-25, 1999.

Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
Le informazioni riportate nel presente documento sono per esclusivo uso professionale. Le dichiarazioni e le informazioni qui riportate non sono state valutate dalla Food and Drug Administration o da altre autorità sanitarie. Il presente prodotto non è inteso diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Horphag Research fornisce Pycnogenol® come materia prima a fabbricanti di prodotti finiti. Pertanto, Horphag Research non rilascia alcuna dichiarazione in merito all‘uso di tali prodotti finiti, e ciascun fabbricante è responsabile della conformità delle dichiarazioni che rilascia relativamente all‘uso dei propri prodotti finiti ai requisiti regolamentari e di legge imposti nelle zone in cui commercializza i propri prodotti.


Pycnogenol® per i disturbi mestruali

La maggior parte delle donne in età fertile accusa vari sintomi correlati al ciclo mestruale, che possono essere limitati a un leggero fastidio, come nel caso della sindrome premestruale, o giungere a un acuto dolore mestruale che compromette sensibilmente la qualità della vita. La completa sostituzione del tessuto che riveste la cavità uterina, l’endometrio, durante il periodo mestruale equivale al processo di guarigione di una ferita e implica processi infiammatori.

L’infiammazione è innescata dallo sviluppo di prostaglandine durante il ciclo mestruale, che inducono contrazioni e dolori uterini. Alcune donne accusano livelli di dolore mestruale che interferiscono gravemente con le loro attività quotidiane e ne compromettono la qualità della vita. Nella terminologia medica questa condizione è nota come dismenorrea. La dismenorrea è maggiormente prevalente nelle adolescenti, con stime che variano dal 20% al 90% in funzione degli standard diagnostici applicati [French, 2005].

La dismenorrea è una delle più frequenti cause di assenza dal lavoro delle donne.

Pycnogenol® inibisce le prostaglandine e svolge una funzione antinfiammatoria

Il regime di trattamento standard per la dismenorrea consiste in farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) “da banco”, come l’ibuprofene. Questi farmaci riducono efficacemente e piuttosto rapidamente il dolore mestruale. Tuttavia, questi antidolorifici hanno effetti collaterali che causano problemi gastrici e altre complicanze più gravi, in particolare quando vengono assunti in quantità elevate, come tipicamente avviene per la dismenorrea.

Uno studio clinico ha dimostrato che il consumo di Pycnogenol® inibisce non selettivamente gli enzimi COX, coinvolti nella sintesi delle prostaglandine pro-infiammatorie durante il periodo mestruale. Già dopo una singola dose di Pycnogenol®, gli enzimi COX-1 e COX-2 sono risultati significativamente ridotti in soggetti umani, rispettivamente del 22,5% e del 14,7% [Schäfer et al., 2006].

Inoltre, dopo cinque giorni continui di assunzione, Pycnogenol® è risultato ridurre del 15,8% in soggetti umani l’attivazione del fattore di trascrizione pro-infiammatorio (NF-kB) [Grimm et al., 2006].

Il fattore di trascrizione NF-kB attiva la produzione di pressoché tutti i mediatori pro-infiammatori. Questo costituisce la base del razionale per il ricorso a Pycnogenol® nell’attenuare naturalmente i processi infiammatori e la sensazione di dolore associati alle mestruazioni. Pycnogenol® favorisce inoltre il processo di guarigione delle lesioni e stabilizza i capillari, contribuendo a rendere più rapido il recupero dell’endometrio.

Ginecologi giapponesi hanno scoperto che Pycnogenol® attenua il dolore mestruale

Due ginecologi giapponesi hanno testato la capacità di Pycnogenol® di attenuare il dolore in uno studio esplorativo in aperto, non controllato. Trentanove donne con dismenorrea o endometriosi sono state trattate con 30 mg di Pycnogenol® al giorno, a iniziare da sette giorni prima del ciclo mestruale. Nella maggior parte delle donne sono migliorati sia il dolore addominale sia quello crampiforme [Kohama & Suzuki, 1999]. Questi risultati iniziali hanno indotto a condurre ulteriori indagini sugli effetti benefici di Pycnogenol® quanto ai disturbi mestruali.

Pycnogenol® attenua il dolore mestruale

Uno studio clinico condotto in Giappone ha preso in esame 47 donne a cui erano stati diagnosticati sintomi di dismenorrea. Nel corso dello studio, che ha interessato tre interi cicli mestruali, sono stati registrati la loro sensazione di dolore e il ricorso a trattamenti analgesici. Il primo ciclo mestruale, di pretrattamento, è servito a stabilire i livelli basali di dolore e l’uso di analgesici. Immediatamente dopo il completamento del ciclo di pretrattamento, le donne hanno assunto quotidianamente Pycnogenol® sino al completamento dei due ulteriori cicli mestruali. I risultati hanno dimostrato che le donne accusavano livelli significativamente minori di dolore addominale dopo aver iniziato l’assunzione di Pycnogenol®, tre settimane prima del periodo mestruale. L’attenuazione del dolore era ancora più pronunciata durante il periodo successivo, con indice di dolore ridotto del 36% rispetto al pretrattamento. Si è analogamente ridotto il numero di giorni per i quali le donne accusavano dolori mestruali, portandosi dalla media di 3,9 giorni durante il periodo di pretrattamento, rispettivamente a 3,6 e 3,3 giorni nel corso del primo e del secondo periodo di trattamento. Dopo aver assunto Pycnogenol®, le donne richiedevano meno farmaci analgesici durante il periodo mestruale.

Studio multicentrico con Pycnogenol® per il dolore mestruale

In uno studio multicentrico randomizzato, in doppio cieco e con controllo vs. placebo condotto in quattro ospedali giapponesi è stato preso in esame un totale di 116 donne affette da dolori mestruali [Suzuki et al., 2007]. I primi due cicli mestruali di pretrattamento sono stati utilizzati per stabilire i valori basali relativi alla sensazione di dolore e al ricorso a farmaci analgesici. Nel corso dei 2 cicli mestruali successivi, le donne sono state randomizzate in gruppi che ricevevano regimi quotidiani di Pycnogenol® o placebo. Successivamente, il regime è stato sospeso per valutare la recidiva dei sintomi.

Il trattamento con Pycnogenol® ha attenuato il dolore in fase mestruale, come dimostrato dalla significativa riduzione del ricorso a farmaci analgesici. Il numero di giorni in cui veniva accusata la sintomatologia dismenorroica era diminuito dalla media di 2,1 giorni prima del trattamento, rispettivamente a 1,3; 1,3 e 1,2 giorni nel corso dei cicli mestruali successivi. La sospensione del trattamento non ha causato un’immediata recidiva, in quanto i livelli di dolore e di ricorso a farmaci analgesici non sono aumentati. Come per gli studi precedenti sulla dismenorrea, l’attenuazione del dolore è progredita gradualmente durante l’integrazione di Pycnogenol®.

Endometriosi

L’endometriosi è una condizione che interessa il tessuto che riveste la cavità uterina (endometrio), che viene eliminato attraverso le mestruazioni. Nell’endometriosi, il tessuto fuoriesce dall’utero, impiantandosi e crescendo in una sede anomala del corpo. Le più comuni sedi anomale di impianto dell’endometrio sono le ovaie, le tube uterine, la parete uterina, la pelvi e persino la vescica e gli intestini. Rimane ancora oscuro il modo in cui le cellule endometriali raggiungono gli altri organi. Il tessuto dislocato si comporta come endometrio uterino nel rispondere al ciclo mensile. Si verifica il normale sanguinamento, ma le cellule non possono essere espulse dal corpo, provocando dolorose reazioni infiammatorie. Per ogni ciclo mestruale, si sviluppa e cresce nuovo tessuto endometriale e, per questo motivo, i sintomi dell’endometriosi tendono ad aggravarsi nel tempo.

Il trattamento standard include farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per l’attenuazione del dolore. Nei casi più avanzati, l’opzione considerata più indicata consiste nel ricorso alla chirurgia. Per il trattamento dell’endometriosi si ricorre alla terapia ormonale. I contraccettivi orali bloccano l’azione di crescita endometriale svolta dagli ormoni naturali, soluzione che può rendere l’endometriosi meno dolorosa. La maggiore efficacia di trattamento è ottenuta con il peptide sintetico Leuprorelina, che blocca la produzione di estrogeni. La Leuprorelina non può essere assunta oralmente e, pertanto, ne viene iniettato sottocute un deposito di trattamento a lungo termine.

Lo svantaggio della Leuprorelina consiste nell’interruzione delle mestruazioni, che rende le donne non fertili. Il trattamento è limitato a 6 mesi a causa del rischio di osteoporosi, e dopo la sospensione è molto probabile che insorgano recidive. Pycnogenol® contribuisce a migliorare l’endometriosi La possibilità che Pycnogenol® migliori i sintomi dell’endometriosi è stata valutata in uno studio clinico comparativo su 58 donne che ricevevano alternativamente Pycnogenol® o Leuprorelina [Kohama et al., 2007]. Tutte le donne erano state sottoposte a un intervento chirurgico per l’endometriosi nei 6 mesi precedenti la partecipazione allo studio. Accusavano endometriosi di grado da moderato a grave e avevano rifiutato ulteriori interventi chirurgici.

Il trattamento con Pycnogenol® ha gradualmente attenuato il dolore mestruale, portandolo dai livelli acuti iniziali a livelli moderati a fine studio. L’indice di dolore si era ridotto nella misura significativa del 33% durante il periodo di trattamento. La Leuprorelina ha interrotto le mestruazioni durante il periodo di trattamento. Pycnogenol® è risultato efficace nell’attenuare lentamente, ma progressivamente, il dolore pelvico dai livelli acuti iniziali a livelli moderati. La Leuprorelina risultava significativamente più efficace, tuttavia si sono verificate drastiche recidive entro le 24 settimane successive alla sospensione forzata del trattamento.

Dall’endometrioma infiammato viene disperso un antigene specifico (CA-125) nel flusso sanguigno, e il CA-125 serico è considerato un buon marcatore per la valutazione dell’indice di gravità dell’endometriosi avanzata. Pycnogenol® ha abbassato in misura significativa i livelli di CA-125 serico, indicando una riduzione delle dimensioni dell’endometrioma. La Leuprorelina è risultata sensibilmente più efficace nell’abbassare i livelli di CA-125, tuttavia i valori sono pressoché tornati a quelli della valutazione iniziale di baseline dopo la sospensione del trattamento.

Come atteso, la Leuprorelina ha drasticamente abbassato i livelli di estrogeni nelle donne a studio. Per contro, nel corso dell’intero periodo di trattamento, Pycnogenol® non ha influenzato i livelli di estrogeni nelle donne dello studio.

In conclusione, Pycnogenol® è significativamente efficace nel migliorare l’endometriosi, benché non sia efficace al pari della Leuprorelina nell’inibire gli estrogeni. Il vantaggio di Pycnogenol® è l’assenza di gravi effetti collaterali. Dato interessante, cinque donne con endometriosi che assumevano Pycnogenol® hanno abbandonato lo studio perché in stato di gravidanza.

Il ricorso a Pycnogenol® per la dismenorrea e l’endometriosi è brevettato (brevetto USA 6,372,266.).


La ricerca clinica induce a ritenere che Pycnogenol® offra significativi benefici per le donne affette da disturbi mestruali:

  • Attenuazione del dolore durante il periodo mestruale
  • Attività antinfiammatoria naturale
  • Minore ricorso a farmaci antalgici
  • Riduzione del numero di giorni con dolore mestruale 
  • Miglioramento dell’endometriosi
  • Non altera i livelli di estrogeni

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Riferimenti

French L.
Dysmenorrhea
Am Fam Phys 71: 285-291, 2005.
Grimm T, Chovanova Z, Muchova J et al.
Inhibition of NF-kB activation and MMP-9 secretion by plasma of human volunteers after ingestion of maritime pine bark extract (Pycnogenol®).
J Inflamm 3: 1-15, 2006.
Kohama T, Suzuki N,
The treatment of gynaecological disorders with Pycnogenol®.
Eur Bull Drug Res 7(2): 30-32, 1999.
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Analgesic efficacy French L. Dysmenorrhea.
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Analgesic efficacy of Pycnogenol® in dysmenorrhea. An open clinical trial.
J Reprod Med 49(10): 828-832, 2004.
Kohama T, Herai K, Inoue M.
Effect of French maritime pine bark extract on endometriosis as compared with Leuprorelin acetate.
J Rep Med 52(8): 703-8, 2007.
Schäfer A, Chovanova Z, Muchova J et al.
Inhibition of COX-1 and COX-2 activity by plasma of human volunteers after ingestion of French maritime pine bark extract (Pycnogenol®).
Biomed & Pharmacother 60: 5-9, 2006.
Suzuki N, Uebaba K, Kohama T et al.
Effect of Pycnogenol®, French Maritime Pine Bark Extract, on Dysmenorrhea: a multicenter, randomized , double-blind, placebo-controlled study.
J Reprod Med 53(5): 338-46, 2008

Pycnogenol® è un marchio registrato di Horphag Research. L’uso di questo prodotto è protetto da uno o più brevetti US e da altri brevetti internazionali.
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