INDICE:

1.0 STUDI
2.0 Silimarina da Cardo Mariano
3.0 Procianidine da acini d'uva
4.0 Olea Europea
5.0 Rosmarinus Officinalis

1.0 STUDI
Gli studi sugli effetti della curcumina sono in rapida crescita anche relativamente a malattie importanti come il carcinoma epatocellulare (HCC).
La curcumina, ottenuta dal rizoma di Curcuma longa, presenta problemi di biodisponibilità sistemica che ne ostacolano le applicazioni cliniche.
La tetraidrocurcumina (THC), importante metabolita della curcumina, esercita molteplici attività biologiche dimostrate.

Uno studio ha valutato, per la prima volta, l'efficacia e il meccanismo d’azione associato di tetraidrocurcumina e curcumina nel carcinoma epatocellulare.

Una ricerca ha studiato gli effetti nonché la sicurezza della THC in un tumore del fegato.

Nello studio è stato utilizzato un modello di epatoma H22 nei topi.

Risultati dello studio:

La somministrazione di tetraidrocurcumina ha evocato una promozione significativa della sopravvivenza in termini dose-dipendente.
Inoltre, è risultata significativamente più efficace della curcumina nell’inibizione della crescita del tumore, compresi:   

  •  L’aumento di peso corporeo
  •  La circonferenza addominale,
  •  Il volume dell’ascite,
  •  La vitalità delle cellule tumorali.

Le principali valutazioni di tipo immunitario hanno anche rivelato che la THC ha un margine di sicurezza più favorevole rispetto al farmaco di riferimento, la ciclofosfamide.

La tetraidrocurcumina, prima di tutto, ha indotto l'apoptosi delle cellule H22 aumentando il livello di p53 e diminuendo il livello di Mdm2 (gene della corrispettiva proteina che è la principale inibitrice di p53).
La THC ha anche ridotto significativamente l'espressione di Bcl-2 e incrementato quella dei regolatori dell’apoptosi BAX (Bcl-2-associated X protein), con conseguente rilascio del citocromo C.

Infine, ha significativamente attivato e indotto la cleavage di caspasi-3 e caspasi-9, contribuendo all’apoptosi delle cellule H22.
Conclusioni sullo studio che ha valutato gli effetti e il meccanismo d’azione associato di tetraidrocurcumina e curcumina nel carcinoma epatocellulare

Questi risultati, se considerati nel loro insieme, indicano quindi che la tetraidrocurcumina è più efficace della curcumina e potrebbe essere una delle forme antitumorali bioattive della curcumina, un agente potenzialmente efficace per il trattamento del carcinoma epatocellulare.

Questa ricerca è stata realizzata da associati a GuangdongFood and DrugVocational College, Guangzhou, 510520, Cina. (Studio)

2.0 Silimarina da Cardo Mariano
Il Cardo Mariano e il fegato: un rapporto di lunga data, ma non solo, questa formulazione è stata ideata per ridurre le infiammazioni.
Il Cardo Mariano (Silybum marianum) è una pianta officinale utilizzata da secoli per le sue proprietà benefiche per il fegato.
La sua fama si deve principalmente alla Silimarina, un complesso di flavonolignani dalle spiccate capacità epatoprotettive e antiossidanti.

Ecco alcuni dei benefici del Cardo Mariano per il fegato:
1. Azione protettiva:
•  La Silimarina aiuta a proteggere le cellule del fegato dai danni causati da agenti tossici, come alcol, farmaci, virus e radicali liberi.
•  Riduce l'infiammazione epatica, un fattore chiave che può portare a danni epatici e fibrosi.
•  Promuove la rigenerazione delle cellule del fegato danneggiate.
2. Migliora la funzionalità epatica:
•  La Silimarina aiuta a migliorare la funzionalità epatica, favorendo la produzione di bile e la detossificazione dell'organismo.
•  Può essere utile in caso di steatosi epatica (fegato grasso), epatite e cirrosi.
•  Coadiuva l'azione di farmaci epatici.
3. Proprietà antiossidanti:
•    La Silimarina contrasta i radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule del fegato e contribuire a diverse patologie.
•    Protegge il fegato dallo stress ossidativo, un fattore chiave nell'invecchiamento e in diverse malattie.

Esporiamo ora La Silimarina, principo attivo del Cardo Mariano,che mostra un potenziale interessante anche come antinfiammatorio.
La Silimarina come antinfiammatorio muscolare e scheletrico:
La Silimarina, un complesso di flavonolignani estratto dal Cardo Mariano (Silybum marianum), ha dimostrato un potenziale antinfiammatorio in diverse patologie, tra cui quelle che interessano muscoli e scheletro.
Meccanismi d'azione:
•  Inibizione delle citochine infiammatorie: La Silimarina può modulare la produzione di citochine pro-infiammatorie come TNF-alfa e interleuchine, riducendo l'infiammazione a livello del tessuto muscolare e scheletrico.
•  Azione antiossidante: Contrastando i radicali liberi, la Silimarina aiuta a proteggere le cellule muscolari e scheletriche dai danni oxidative che possono contribuire all'insorgenza e alla progressione di diverse patologie.
•  Modulazione del sistema immunitario: La Silimarina può influenzare la risposta immunitaria, favorendo un ambiente meno infiammatorio.

Studi sulla Silimarina come antinfiammatorio:
Esistono diversi studi che esplorano l'effetto antinfiammatorio della Silimarina, in particolare in modelli in vitro, in vivo e in alcuni studi clinici:
• Studio del 2015: La Silimarina ha inibito la produzione di citochine infiammatorie e la proliferazione delle cellule del sistema immunitario in un modello di artrite reumatoide (PMC4605215: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4605215/).
• Studio del 2016: La Silimarina ha ridotto l'infiammazione e il danno epatico in un modello di steatosi epatica non alcolica (PMC5002312: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5002312/).
• Studio del 2018: La Silimarina ha migliorato i sintomi e l'infiammazione intestinale in un modello di colite ulcerosa (PMC5897874: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5897874/).
Studi clinici:
• Studio del 2007: La Silimarina ha migliorato i sintomi e la funzionalità articolare in pazienti con osteoartrosi (PMC2377244: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2377244/).
• Studio del 2014: La Silimarina ha ridotto il dolore e l'infiammazione in pazienti con artrite reumatoide (PMC4226168: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4226168/).
• Studio del 2018: La Silimarina ha migliorato la funzionalità epatica e ridotto l'infiammazione in pazienti con steatosi epatica non alcolica (PMC5877242: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5877242/).

3.0 Procianidine da acini d'uva
Le procianidine da acini d'uva sono composti polifenolici con una varietà di proprietà benefiche per la salute. Tra le più importanti ricordiamo:

  • Azione antiossidante: Le procianidine sono potenti antiossidanti, in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi e proteggere le cellule dai danni oxidative. Questo può aiutare a prevenire l'invecchiamento cellulare e lo sviluppo di malattie croniche come il cancro e le malattie cardiovascolari.
  • Proprietà antinfiammatorie: Le procianidine aiutano a ridurre l'infiammazione, che può essere alla base di diverse patologie. L'azione antinfiammatoria può essere utile per alleviare i sintomi di artrite, reumatismi e altre condizioni infiammatorie.
  • Miglioramento della circolazione sanguigna: Le procianidine aiutano a migliorare la circolazione sanguigna, rendendo i vasi sanguigni più flessibili e resistenti. Questo può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue e ridurre il rischio di trombosi, ictus e infarto.
  • Protezione del sistema cardiovascolare: Le procianidine aiutano a proteggere il sistema cardiovascolare in diversi modi. Riducono il colesterolo LDL (cattivo) e aumentano il colesterolo HDL (buono), aiutano a regolare la pressione sanguigna e migliorano la funzionalità dei vasi sanguigni.

Altre proprietà: Le procianidine hanno anche altre proprietà benefiche, tra cui:

  • Azione antimicrobica: Le procianidine possono aiutare a combattere le infezioni batteriche e virali.
  • Proprietà antinfiammatorie: Le procianidine possono aiutare a ridurre l'infiammazione a livello del tratto urinario.
  • Miglioramento della funzionalità del sistema immunitario: Le procianidine possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario.

Le procianidine si trovano in abbondanza negli acini d'uva, in particolare nelle bucce e nei semi.  Il contenuto di procianidine varia a seconda del tipo di uva, con le uve nere che ne contengono in genere di più rispetto alle uve bianche.

4.0 Olea Europea
L'oleuropeina è un composto polifenolico presente in abbondanza nelle foglie di olivo e, in minor quantità, nell'olio d'oliva. È a questa molecola che si attribuiscono molte delle proprietà benefiche per la salute associate all'olivo e al suo olio.

Proprietà antiossidante: L'oleuropeina è un potente antiossidante, in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi e proteggere le cellule dai danni oxidative. Questo può aiutare a prevenire l'invecchiamento cellulare e lo sviluppo di malattie croniche come il cancro e le malattie cardiovascolari.

Proprietà antinfiammatorie: L'oleuropeina aiuta a ridurre l'infiammazione, che può essere alla base di diverse patologie. L'azione antinfiammatoria può essere utile per alleviare i sintomi di artrite, reumatismi e altre condizioni infiammatorie.

Azione antimicrobica: L'oleuropeina ha dimostrato di avere effetti antimicrobici contro diversi batteri, virus e funghi. Questo può aiutare a prevenire e combattere le infezioni.

Proprietà antivirali: L'oleuropeina ha dimostrato di avere effetti antivirali contro alcuni virus, tra cui il virus dell'herpes simplex e il virus dell'influenza.

Proprietà antitumorali: L'oleuropeina ha dimostrato di avere effetti antitumorali in vitro e in vivo. L'oleuropeina è in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali e di indurre la loro apoptosi (morte cellulare programmata).

Altre Proprietà: L'oleuropeina ha anche altre proprietà benefiche, tra cui:

  • Miglioramento della funzionalità del sistema cardiovascolare: L'oleuropeina aiuta a ridurre il colesterolo LDL (cattivo) e aumentare il colesterolo HDL (buono), aiuta a regolare la pressione sanguigna e migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni.
  • Protezione del sistema nervoso: L'oleuropeina aiuta a proteggere il sistema nervoso dai danni oxidative e può essere utile per prevenire malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
  • Miglioramento della funzionalità del sistema immunitario: L'oleuropeina può aiutare a rafforzare il sistema immunitario.

5.0 Rosmarinus Officinalis
Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta aromatica sempreverde utilizzata sia in cucina che per le sue proprietà benefiche. Vediamo quali sono le principali:

Proprietà digestive:

  • Coleretica e Colagoga: L'olio essenziale di rosmarino stimola la produzione e la secrezione della bile, favorendo la digestione e combattendo disturbi come gonfiore, flatulenza e aerofagia.
  • Antispasmodica: Il rosmarino aiuta a rilassare la muscolatura liscia dell'intestino, alleviando spasmi e dolori addominali.

Proprietà circolatorie:

  • Migliora la circolazione sanguigna: Il rosmarino ha proprietà vasodilatatorie che possono aiutare a migliorare la circolazione del sangue, utile in caso di pesantezza alle gambe o problemi di ritenzione idrica.

Proprietà cognitive:

  • Stimola la memoria e la concentrazione: Il rosmarino è tradizionalmente usato per migliorare la memoria, la concentrazione e la funzionalità cognitive.

Altre proprietà:

Antiossidante: Il rosmarino è ricco di sostanze antiossidanti che contrastano l'azione dei radicali liberi, proteggendo le cellule dai danni e contrastando l'invecchiamento.
Antisettica: L'olio essenziale di rosmarino possiede proprietà antisettiche che possono essere utili per uso esterno su piccole ferite o punture di insetti.
Tonica e stimolante: Il rosmarino ha proprietà toniche e stimolanti che possono aiutare a combattere la stanchezza fisica e mentale.